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PAGINE DI STORIA




                                                                    efficace intervento nelle emergenze, condusse all’intro-
                                                                    duzione delle prime “autovetture veloci”, ovvero delle
                                                                    Alfa Romeo Giulia T.I., sostituite a partire dal 1969
                                                                    dalla versione SUPER. Nel 1968, gli interventi dei Nuclei
                                                                    Mobili furono ben 111.557, con 2.802 arresti e 3.654
                                                                    fermi e solo un anno dopo erano saliti alla ragguarde-
                                                                    vole cifra di 160.172 con 3.700 arresti e 4.325 fermi.
                                                                    L’impiego su larga scala di autoveicoli e motocicli con-
                                                                    sentì una maggiore e più puntuale presenza sul territorio
                                                                    con la possibilità di spostamento in ogni condizione at-
                                                                    mosferica, garantendo un’azione di contrasto alla crimi-
                                                                    nalità molto più efficace rispetto al passato.
                                                                    Un altro settore che poté crescere in linea con l’evo-
                                                                    luzione dei tempi e con la maggiore diffusione di un
                                                                    sapere tecnico fu quello delle investigazioni scientifi-
                                                                    che. Già a partire dal 1949, il Comando Generale
                                                                    aveva studiato la possibilità di specializzare un con-
                                                                    gruo numero di sottufficiali nelle operazioni di reper-
                                          PARCO AUTO DEL NUCLEO     tamento  di  corpi  di  reato,  nel  rilevamento  delle
                                             RADIOMOBILI DI ROMA
                                                                    impronte digitali e nelle altre attività tecniche più de-

            Comando Generale fu creata una struttura di riferi-        La motorizzazione
            mento cui far affluire tutte le notizie significative per
            l’ordine  e  la  sicurezza  pubblica. In  questo  modo
            anche il flusso informativo verso l’autorità politica   conobbe un notevole
            divenne più rapido, consentendo di aggiornare in
            tempo reale gli organi di governo sugli avvenimenti          sviluppo. Furono
            di particolare rilievo.
            Soprattutto la motorizzazione conobbe un notevole
            sviluppo.  Furono  immessi  in  servizio  circa  4.000    immessi in servizio
            nuovi automezzi, che progressivamente garantirono
            Carabinieri. Le perlustrazioni automontate sostitui- circa 4000 automezzi
            la presenza di un autoveicolo per ciascuna Stazione

            rono rapidamente quelle a piedi, in bicicletta e a ca-
            vallo,  aumentando  il  raggio  d’azione  dei  militari  che progressivamente
            mentre se ne riducevano i tempi di intervento, e di
            tempi più celeri beneficiarono anche le indagini, i mo-        assicurarono la
            vimenti logistici, il concentramento di forze. Nuove
            autovetture furono assegnate anche ai “Nuclei Mobili            presenza di un
            di Pronto Intervento”, antesignani degli odierni Nu-
            clei Radiomobili, la cui istituzione fu estesa a tutti i
            capoluoghi, dopo il felice esordio a Roma a metà degli    mezzo per ciascuna
            anni ’50 e in poche altre grandi città negli anni se-
            formanti  e  affidabili,  per  assicurare  un  sempre  più Stazione Carabinieri
            guenti. L’esigenza di dotare tali reparti di mezzi più per-





            52  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II
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