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PAGINE DI STORIA
I progressi tecnologici
consentirono la
ai trasporti e alle comunicazioni. Si avviò la motoriz- realizzazione di
zazione di massa e cambiò l’impiego del tempo libero:
le vacanze divennero uno dei simboli della ripresa.
E finalmente anche l’Arma riuscì a cogliere i benefici una nuova rete
dell’effervescenza di quegli anni, avviando un pro-
cesso di riorganizzazione di tutti i settori del servizio, radiotelegrafica
soprattutto sul versante dell’innovazione tecnico-ope-
rativa, senza precedenti sia per portata sia per rapi-
dità, che vide tra i suoi maggiori propulsori e artefici che garantiva
il Gen. C.A. Giovanni de Lorenzo, Comandante Ge-
nerale dell’Arma dal 15 ottobre 1962 al 31 gennaio comunicazioni
1966. Ufficiale di Artiglieria e di Stato Maggiore,
aveva preso parte alla II Guerra Mondiale sul fronte immediate tra il
russo e, all’atto dell’armistizio, aveva partecipato alla
lotta di liberazione, prima nella zona di Ravenna e
quindi a Roma, come vice capo del centro informa- vertice dell’Istituzione
zioni del fronte militari clandestino, meritando un
avanzamento per merito di guerra e una medaglia e i Comandi
d’argento al valor militare, proseguendo poi una bril-
lante carriera in vari incarichi di comando e di stato
maggiore. Il Generale de Lorenzo raggiunse dunque sul territorio
il vertice dei Carabinieri in un momento particolar-
mente favorevole per tutto il Paese, riuscendo nel particolarmente orientate all’evoluzione tecnologica
corso dei poco più di tre anni di permanenza nell’in- e dirette a contrastare più efficacemente la minaccia
carico a risollevare decisamente le condizioni mate- di una criminalità che andava assumendo in quegli
riali e le sorti dell’Istituzione. anni nuove caratteristiche di pari passo con i cambia-
In primo luogo, il Generale chiese e ottenne per menti della società.
l’Arma un’ampia autonomia amministrativa e di bi- I progressi in campo tecnologico consentirono innan-
lancio, condizione ritenuta indispensabile per varare zitutto la realizzazione di una nuova rete radiotele-
un efficace e celere programma di ammodernamento, grafica, che integrò e sostituì la rete telefonica
sottraendo l’approvvigionamento di mezzi e di mate- esistente, garantendo comunicazioni immediate tra il
riali alle competenze accentrate e ai tempi più lunghi Vertice e la periferia. Tale soluzione, avanzata per
delle Direzioni Generali e degli Uffici Centrali del Mi- l’epoca, prevedeva la costituzione di maglie radio che
nistero della Difesa nonché salvaguardando le risorse facevano perno su di una catena di “centrali opera-
assegnate da programmazioni in favore di altre esi- tive” a livello di comando di gruppo (oggi provinciale)
genze dell’Esercito. e di compagnia, in grado di coordinare l’intervento e
Una nuova e accresciuta disponibilità di fondi e la vo- l’azione delle unità sul terreno (finanche delle pattu-
lontà politica di riconoscere concretamente l’impegno glie a piedi ove necessario) attraverso l’uso di apparati
quotidiano dei militari dell’Arma, consentì al Coman- radio e di offrire una risposta più pronta al cittadino.
dante Generale di optare per nuove linee strategiche, Con la realizzazione di una “sala operativa” presso il
50 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II