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SPECIALEPECIALE
S
IL MUSEO PARTECIPA NELL’OTTOBRE DEL 1937 AL XXV CONGRESSO INDETTO DAL R. ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO.
IL PRESIDENTE DI QUELL’ISTITUTO, COMPIACIUTO DELL’ESPOSIZIONE, HA POI CONDOTTO I PARTECIPANTI A VISITARE IL MUSEO
al comandante generale dell’Arma un album ricordo. del fondo destinato al monumento. La somma ricavata
Il dono sarebbe entrato a far parte delle collezioni dalle offerte dei comuni d’Italia aveva infatti superato
del Museo Storico. Per il Museo che era approdato le esigenze e quale miglior destinazione poteva avere
nelle Americhe, divenendo un “museo diffuso”, era quel denaro donato per perpetuare la storia dell’Arma?
quindi arrivato il momento di ottenere un provvedi- Era il 3 maggio 1924 e il Presidente scriveva al co-
mento istitutivo. lonnello Gorini “L’opera doverosa di esaltazione e di
Nel 1925 il Museo veniva eretto in Ente Morale con glorificazione dell’Arma fedelissima che noi ci siamo
regio decreto. Risolutivo era stato l’intervento del ge- prefissi, sarà così integrata dall’offerta modesta ma
nerale Petitti di Roreto, lo stesso ufficiale che cinque entusiastica ed appassionata per l’alta significazione
anni prima aveva emanato una circolare per la raccolta patriottica e morale cui assurgerà il Museo Storico,
del materiale storico. Da Presidente del Comitato destinato a raccogliere i preziosi cimeli ed a perpetuare
centrale per la realizzazione del Monumento al Cara- l’epica tradizione dei Carabinieri Reali”. Con i fondi
biniere Reale (inaugurato nei giardini del Palazzo necessari e un provvedimento formale il Museo del-
Reale di Torino nel 1933), il generale, con il benestare l’Arma avrebbe assunto una nuova veste. L’atto regio
dell’intero organismo, aveva devoluto al Museo parte era una vera e propria svolta per l’Arma perché con-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 19