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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
La tela racconta:
PASTRENGO 1848
di MARCO MASSIMINO
Quella mattina si respirava forse un’aria “Viva il Re” e tutti contornati da lanci di cappelli e
primaverile particolarmente piacevole, frenetici sventolamenti di fazzoletti.
tale da far riversare fiumi di gente nelle Superate le formalità, il palazzo aprì le sue porte. Le
vie e nei caffè della prima capitale del cronache del tempo raccontano che la visita del Re
Regno d’Italia. fu rapida, egli si fermò davanti a poche opere d’arte,
La verità era che la vecchia Torino rompeva la mono- poiché, laddove avesse voluto vederle tutte, non gli
tonia delle sue giornate per la visita di Re Umberto I sarebbe bastata l’intera giornata. Tra le opere che
alla città in occasione dell’inaugurazione della IV catturarono l’attenzione di Sua Maestà e del suo
Esposizione Nazionale di Belle Arti. seguito politico e militare sicuramente si annovera la
Dalle 10 antimeridiane del 25 aprile 1880, dinanzi al tela n° 262, intitolata “Pastrengo 1848”, del milanese
portone d’ingresso del palazzo dell’Esposizione, si Sebastiano De Albertis. Esposto all’interno della Prima
susseguirono i discorsi superlativi e ricchi di retorica Sala di pittura del palazzo, fu senza dubbio il più bel
delle alte cariche del Regno e, non da ultimo, quello quadro militare di tutta l’esposizione, tanto che il Re
del Re, accompagnati da scroscianti applausi, incessanti lo mise nella lista dei quadri da comperarsi e succes-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 75