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PAGINE DI STORIA
ROMA, 2 MAGGIO 2017. IL GENERALE C.A. DEL SETTE, IL GOVERNATORE VISCO, LE MADRINE
DELL’EVENTO RITA E SIMONA DALLA CHIESA E IL COL. FRASSINETTO, COMANDANTE DELLO SPECIALE
REPARTO. NELLA PAGINA ACCANTO, RITA DALLA CHIESA ACCOMPAGNATA DAL GOVERNATORE
IGNAZIO VISCO E DAL GENERALE C.A. TULLIO DEL SETTE, TAGLIA IL NASTRO ALL’INAUGURAZIONE
DELLA NUOVA SEDE DEL COMANDO CARABINIERI BANCA D’ITALIA
della Banca d’Italia è deciso. Questo impegno si ma- un ufficiale dei Carabinieri, poiché – per espressa
nifesta nella lotta alla criminalità di natura finanzia- norma di legge – all’epoca il Comandante Generale
ria, anche attraverso l’Unità di Informazione doveva necessariamente provenire dalle file dell’Eser-
Finanziaria. La sua natura preventiva si estrinseca cito. Prima del 1982 il servizio (di sola scorta valori)
negli interventi direttamente volti a garantire il ri- per conto della Banca d’Italia era svolto dalla Guar-
spetto della legalità e a contrastare la penetrazione cri- dia di Finanza. Dai lavori parlamentari che precedet-
minale nell’economia legale, attraverso la vigilanza tero l’emanazione della legge n. 21 emerge che vi
sulle banche e le società finanziarie e l’azione antiri- erano difficoltà nell’aumentarne l’organico (allora di
ciclaggio; si esprime, altresì, nelle analisi che produ- 600 unità) al fine di assecondare la richiesta della
ciamo sull’impatto della criminalità sul sistema Banca di utilizzarne il personale anche nel servizio di
finanziario ed economico. vigilanza armata della sede centrale e degli stabili-
In secondo luogo, questa dedica si iscrive in una linea menti periferici. Inoltre, è presumibile che vi fosse
di continuità con le origini stesse del Comando Cara- l’esigenza di qualificare sempre più esclusivamente la
binieri della Banca. Il Generale dalla Chiesa era Vice Guardia di Finanza come corpo di polizia tributaria,
Comandante Generale dell’Arma quando venne pro- dedicato alla prevenzione e alla repressione dei reati
mulgata la legge n. 21 del 26 gennaio 1982, che di- tributari e valutari.
spose l’impiego dei Carabinieri nel servizio di Il passaggio di compiti al Corpo dei Carabinieri non
vigilanza e scorta valori per la Banca d’Italia. Era fu però esente da critiche; nel dibattito parlamentare
stato promosso Generale di Corpo d’Armata e gli fu qualcuno adombrò il rischio che potesse essere inter-
assegnato il massimo incarico a cui poteva aspirare pretato come un segno di fiducia verso una delle forze
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 41