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PAGINE DI STORIA

LA STRUTTURA DELLA CAMORRA NELLA RICOSTRUZIONE
   DEL CAPITANO DEI CARABINIERI CARLO FABBRONI

La nascita della camorra può essere datata pre-                 Già allora, nella descrizione dell’organigramma
sumibilmente intorno al 1820, quando esponenti                  associativo della camorra fatto dal Capitano Fab-
criminali di 12 quartieri di Napoli si riunirono                broni, si potevano notare gli elementi che ne co-
per fondare una organizzazione unificata, almeno                stituivano (e ne costituiscono ancora oggi) la sua
nelle regole della “Onorata società”, dandole il                forza criminale: la violenza, l’arbitrio, il rispetto
nome di “Bella Società Riformata” o di “Società                 delle regole ferree tra i consociati e il porsi in
dell’Umirtà” con un insieme di regole riunite nel               contrapposizione alle leggi dello Stato con un
c.d. frieno (statuto) e un tribunale chiamato delle             sistema criminale che approfittava (e approfitta)
“Mamme”, che aveva il compito di infliggere le                  della disperazione e dei disagi della gente per co-
punizioni ai sodali responsabili delle violazioni               struire il suo impero criminale.
delle regole dell’organizzazione criminale.                     “[…] Questo “frieno” fu modificato ed attenuato
Fu stabilito che il capo supremo dovesse essere                 secondo l’evolversi dei tempi e delle limitazioni
persona del rione di Porta Capua, carica che gli                poste nel tempo. L’organizzazione e azione della
affiliati offrivano a chi di loro rappresentasse il             camorra non sono mai state scritte; bensì tra-
“sedile capuano”. Al vertice fu nominato Pasquale               mandate oralmente conformemente alle esigenze
Capuozzo, un ferracavalli, il quale fu eletto per               di sicurezza della setta. Dire adesso con precisazioni
ben tre volte, ma che venne ucciso nel 1824 dalla               quali siano le regole del “frieno”, sarebbe azzar-
moglie, ostetrica, la quale credette di notare in               dato. Per me le leggi del “frieno”, quali sono ri-
un bimbo appena nato somiglianze col marito.                    sultate nelle mie indagini, dalle mie ricerche ed
Era quella l’epoca in cui le società segrete, le                osservazioni, sono le seguenti:
sette a sfondo politico-religioso filantropico fio-             • il camorrista deve essere segreto con tutti;
rivano in Italia ed in Europa: tra le maggiori                  • il camorrista non deve rilevare mai gli interessi
vanno menzionate la carboneria e la massoneria.                 dei compagni;
Nel 1842 il contaiuolo (contabile) Francesco                    • il camorrista deve sempre appoggiare gli interessi
Scorticelli fu incaricato dalla setta di realizzare             dei compagni;
uno statuto che raggruppasse tutti i frieni fino                • il camorrista non deve mai rilevare alla Giustizia
ad allora vigenti, ed in particolare di redigerlo in            le azioni delittuose della setta;
forma scritta, al fine di evitare dubbi nel prosieguo           • il camorrista deve sapersi imporsi con la violenza
dell’attività, tenendo conto, peraltro, di tutte le             e deve saper vendicare da sé stesso le offese,
esigenze rappresentate dalla maggior parte degli                senza ricorrere alla Giustizia;
adepti. Scorticelli lesse il 12 settembre 1842,                 • il camorrista non può neanche convivere con
nella chiesa di Santa Caterina a Formiello, un                  dei parenti che siano soliti di chiedere aiuto alla
frieno composto da ventisei articoli.                           Giustizia;
Altre notizie sulle “regole della camorra”, che                 • il camorrista che non ha dipendenti e non sa
sotto il nome di frieno formavano gli statuti                   agire con prepotenza è cacciato dalla setta;
della setta, furono fornite dal capitano del cara-              • la spia è anche essa scacciata dalla setta ed a
binieri Carlo Fabbroni durante l’udienza del 12                 seconda della gravità del suo operato può essere
luglio 1912, in occasione del processo per il                   punita con una pena che va dalla semplice basto-
duplice omicidio di Gennaro Cuocolo, basista                    natura allo sfregio ed anche, in caso grave, alla
della camorra e di sua moglie Maria Cutinelli.                  morte […]”.

70 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II
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