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PAGINE DI STORIA
precedente ed era in parte ancora pendente, sia perché IL SENATORE GIUSEPPE SAREDO
qualche “ramo di servizio” non era stato oggetto - o
solo in parte - di precedenti ispezioni, sia per motivi IN UN’ILLUSTRAZIONE DELL’EPOCA
di particolare “convenienza” manifestatisi nel corso
dei lavori. moralità; che eransi dal pari accordate agli impiegati
“[…] L’amministrazione provinciale di Napoli ha, da degli uffici provinciali, ed anche a quelli di altre ammi-
molti anni, un triste primato fra quelle del Regno, a ca- nistrazioni, ingiustificate gratificazioni per cospicue
gione dei severi giudizi che l’opinione pubblica ha co- somme;
stantemente pronunciati sui metodi e sui sistemi seguiti che l’Ufficio tecnico provinciale procedeva in modo
dagli amministratori nella gestione degli interessi loro irregolare.
affidati. Il Governo del Re si è dovuto preoccupare a Intanto nessun provvedimento venne preso; i guai e i
più riprese delle accuse che non cessarono di pesare su disordini lamentati continuarono, si aggravarono; altre
di essa, e credette necessario assoggettarla a riscontri di accuse sorsero contro le successive amministrazioni; sic-
carattere eccezionale, alle gravi risultanze dei quali mal chè 8 anni dopo (1888) il Ministero dell’Interno del
corrisposero i provvedimenti adottati. tempo sentiva la necessità di fare eseguire una novella
Nella seconda metà del 1880 fu incaricato di verificare inchiesta sull’amministrazione della Provincia, e ne
l’andamento dell’amministrazione l’Ispettore generale commetteva l’incarico all’Ispettore generale Comm. Al-
del Ministero dell’Interno Comm. Carlo Astengo. fonso Conti.
Presentava questi la sua relazione il 12 novembre del Non meno, ed anzi maggiormente gravi di quelli della
detto anno, e le principali conclusioni della stesa furono precedente, furono i risultati della seconda ispezione.
le seguenti: Veniva infatti affermato e dimostrato, fra l’altro, dal
che il numero degli impiegati provinciali era superiore Conti, con riferimento speciale al decennio ultimo:
al bisogno; che la Provincia soggiaceva ad un debito di 4 milioni,
che la gestione del patrimonio immobiliare della Pro-
vincia era tutt’altro che lodevole, essendo parecchi sta-
bili conceduti in uso gratuito, ed altri affittati a prezzi
troppo esigui, o male amministrati, come la tenuta di
portici;
che erano state classificate come provinciali molte
strade, le quali dovevano invece ritenersi semplicemente
comunali;
che le spese per la viabilità in genere e quelle in ispecie
per la manutenzione ordinaria delle strade eccedevano
di molto la giusta misura;
che si erano deliberati molti lavori, senza farli precedere
da regolari progetti e perizie, e senza stabilire i mezzi
con cui fare fronte alla spesa;
che le procedure per gli appalti erano state spesso irre-
golari; che molti appaltatori non avevano prestata la
prescritta cauzione;
che i bilanci preventivi venivano compilati con poca
esattezza, ed a corredo dei conti consultivi mancava in
gran parte la prescritta documentazione giustificativa;
che eransi erogate somme considerevoli in sussidi a per-
sone non bisognose, ed anche a molte di assai dubbia
68 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II