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PAGINE DI STORIA
di FABIO IADELUCA
«[…] LA LOTTA ALLA MAFIA E QUELLA ALLA CORRUZIONE SONO
PRIORITÀ ASSOLUTE. LA CORRUZIONE HA RAGGIUNTO UN
LIVELLO INACCETTABILE. DIVORA RISORSE CHE POTREBBERO
ESSERE DESTINATE AI CITTADINI. IMPEDISCE LA CORRETTA
ESPLICAZIONE DELLE REGOLE DEL MERCATO. FAVORISCE LE
CONSORTERIE E PENALIZZA GLI ONESTI E I CAPACI […]»
Il Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella
Aseguito della durissima campagna “mo- tutte le altre del Regno d’Italia. In questa relazione ven-
ralizzatrice” a mezzo stampa, che fu por- gono evidenziati i sistemi illegali con cui quell’Ammi-
tata avanti sulle pagine del giornale nistrazione provinciale per anni era stata purtroppo alla
socialista “la Propaganda” contro la co- mercè di personaggi di dubbia moralità e manifesta in-
siddetta “camorra amministrativa”, il go- capacità i quali, con le loro scelte scellerate e arbitrarie
verno presieduto da Giuseppe Saracco fu costretto ad (provvedimenti illegali come spese fuori bilancio e ri-
intervenire per fare “chiarezza” sulla delicatissima si- corso frequente a trattativa privata e non pubblica per
tuazione politica ed amministrativa della città di Na- aggiudicare i lavori, con conseguente grave nocumento
poli, in quanto, è bene ricordarlo, a quarant’anni anni all’amministrazione e vantaggio per alcuni), avevano
dall’Unità d’Italia, la città era già stata commissariata determinato una situazione di dissesto finanziario e di
ben nove volte! precaria legalità che, con il tempo, aveva causato gra-
Fu così che il governo, l’8 novembre 1900, istituì per vissimi danni patrimoniali e d’immagine alla città, già
decreto la Commissione d’Inchiesta per far luce sulla accertati precedentemente da due Ispezioni del Mini-
reale situazione della “camorra amministrativa”, e stero dell’Interno: quella condotta dall’Ispettore gene-
quindi sulle condotte della classe dirigente e del perso- rale Comm. Carlo Astengo del 1880 e quella
nale amministrativo che con le loro azioni e scelte poli- dell’Ispettore generale Comm. Alfonso Conti del 1888
tiche avevano portato la città sull’orlo del dissesto. (in seguito a questa seconda inchiesta si ordinò lo scio-
Le indagini dell’Inchiesta si svolsero in un clima molto glimento del Comune di Napoli e del Consiglio Provin-
difficile, ostacolate dai boicottaggi del personale ammi- ciale che fu poi rinnovato nel 1889), che rap-
nistrativo nonostante il diffuso appoggio dell’opinione presentavano il punto di riferimento imprescindibile da
pubblica. Nella relazione della Commissione d’Inchiesta cui partire per avere un quadro definito della situazione
per Napoli del 1901, presieduta dal Senatore del Regno in cui versava la deputazione della città.
Giuseppe Saredo, emergerà, in maniera lapalissiana, Inoltre, la Commissione dovette risalire anche ad “epo-
come l’Amministrazione provinciale di Napoli fosse che più remote”, sia perché qualcuno dei più importanti
particolarmente “infestata dal malaffare” rispetto a affari della Provincia era stato trattato in epoca ancora
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 67