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PAGINE DI STORIA
schi”, “L’anziano tagliaboschi”, “l’Agricoltura”, “In-
tagliatore della figura di Cristo” inseriti nella struttura
in bronzo del Palazzo delle Foreste. Per tali opere, nel
1956, ha vinto il primo premio della Mostra dell’ Agri-
coltura di Roma.
LO SCALONE
Tra gli elementi di maggior pregio architettonico del
Palazzo delle Foreste va ricordato lo scalone principale
(o d’onore), dalla caratteristica forma sinuosa.
IL PARLAMENTINO DELLE FORESTE
Il “Parlamentino” delle Foreste presenta alle pareti due
affreschi del pittore reatino Arduino Angelucci (1901
– 1981), la cui produzione artistica si è sviluppata a
partire dagli anni ’20 del secolo scorso. Con l’intensi-
ficarsi dell’attività edilizia nella ricostruzione postbel-
lica, Angelucci ottenne numerosi incarichi prestigiosi
e tra questi, negli anni 1955/56, l’incarico di decorare
due pareti della Sala delle Riunioni del Palazzo delle
Foreste, con un’estensione di circa 100 mq. La desti-
nazione dell’ambiente che doveva accogliere il lavoro
lo guidò nella scelta dei temi, invitandolo a raffigurare,
come in un succedersi di riti, la serenità della vita agre-
ASPETTI ARCHITETTONICI D’INTERESSE IN ALTO L’OPERA IN BRONZO DI AMERIGO TOT.
SOTTO LO SCALONE D’ONORE
Pur essendo un edificio nato per ospitare degli Uffici
pubblici, non sono stati trascurati, nella sua progetta-
zione, alcuni aspetti legati alla valorizzazione estetica.
A tale riguardo, all’ingresso del Palazzo è stata collo-
cata un’opera in bronzo dell’artista magiaro Amerigo
Tot. Nato il 27 settembre 1909 nella cittadina di Fe-
hérvárcsurgó, in Ungheria, Tot si trasferì in Italia nel
1933, ritagliandosi una significativa presenza sulla
scena artistica internazionale che in quegli anni co-
nobbe interessanti sviluppi. Di lui si ricordano, tra l’al-
tro, la realizzazione del decoro esterno sulla nuova
pensilina della Stazione Termini (1953), le statue rea-
lizzate per i giochi olimpici del 1960, i segmenti in
bronzo delle cancellate della Cassa di Risparmio di
Bari e altri suoi lavori che hanno abbellito la sede
dell’Automobile Club d’Italia, sempre a Roma.
Nel 1955, l’artista ha creato i bassorilievi “Il tagliale-
gna”, “La famiglia ed il taglialegna”, “Ninfe dei bo-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 55