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PAGINE DI STORIA
RIFERIMENTI STORICI STEMMA DISTINTIVO
DEL COMANDO CARABINIERI
Nel 1922 il Governo Mussolini, accor- PER LA TUTELA DEL LAVORO
pando il Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale con il Ministero del- Bari e, pertanto, il Comando Generale dell’Arma dei
l'Industria e del Commercio, istituì il Mi- Carabinieri Reali ordinò ai Comandi di Legione di
nistero dell’Economia Nazionale. Nonostante Treviso e Bari di provvedere “alla costituzione dei nu-
l’attenzione già dedicata dall’Arma alla verifica della clei di militari dell’Arma rispettivamente presso le Di-
corretta applicazione delle leggi sociali (sebbene in visioni di Padova e Bari Interna”.
molti casi tale attività fosse affidata a organi speciali), Durante il mese di maggio 1927, il Ministero del-
fu proprio su “desiderio espresso dal Ministero del- l’Economia Nazionale, pur avendo riconosciuto l’op-
l’Economia Nazionale” che nell’ottobre del 1926 il portunità per i carabinieri addetti ai nuclei di
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali – vigilanza per l’applicazione delle leggi sociali di vestire
Ufficio Servizio – stabilì “di istituire presso i capoluo- l’abito civile durante il servizio – non potendo antici-
ghi di Divisione delle sedi dei Circoli dell’Industria e pare alcuna somma di denaro – dispose “di corrispon-
del Lavoro piccoli Nuclei di militari dell’Arma com- dere a ciascun militare per rinnovazione di vestiario
posti da un sottufficiale e da due appuntati o carabi- civile una indennità mensile di L. 100, cioè in misura
nieri provetti, tratti dal totale della forza, per essere alquanto superiore ai bisogni normali, appunto per
più particolarmente adibiti nel servizio di cui trattasi, compensare la mancata corrisponsione dell’indennità
secondo le direttive dei Circoli stessi”. di prima vestizione” e riconobbe, inoltre, per i servizi
Inoltre, a seguito di preventivi accordi diretti tra il Co- compiuti fuori residenza, il diritto al rimborso delle
mando Generale e il Ministero dell’Economia Nazio-
nale, chiare istruzioni furono impartite circa le regole
con le quali i dirigenti dei Circoli di Ispezione dell’In-
dustria e del Lavoro dovevano rapportarsi con i co-
mandi di Divisione dell’Arma (i Comandi Provinciali
dell’epoca) riguardo alle peculiari direttive rivolte ai
comandi stessi per le susseguenti disposizioni agli or-
gani dipendenti.
Un’altra consegna riguardò la procedura per la sele-
zione dei militari da destinare agli istituendi Nuclei,
proprio in merito al delicato settore di vigilanza, e fu
quella di prescegliere “per tale servizio militari intel-
ligenti e che diano sicuro affidamento di poter espli-
care lodevolmente le loro mansioni”.
I primi Nuclei furono così costituiti “presso le Divi-
sioni di Trieste e Brescia nonché presso le Divisioni
Interne di Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli e
Catania”.
Il 1° novembre 1926 furono istituiti i Circoli del-
l’Ispettorato dell’Industria e del Lavoro di Padova e
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