Page 12 - Notiziario 2017-2
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CRONACHE DI IERI

I l 25 gennaio 1971, alle 6:44, dal binario 3                   Undici i detenuti del
        della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova        carcere “Le Nuove”
        parte il treno accelerato A.713 a cui è agganciato       da tradurre presso
        il vagone cellulare KZ 4862. A bordo, sistemati         altri istituti di pena o
        in due celle con le sbarre ai finestrini, vi sono
undici detenuti del carcere “Le Nuove” da tradurre                   in tribunale.
presso altri istituti di pena o in tribunale. Con loro i               Con loro i
Carabinieri della scorta: gli Appuntati Candido Leo,
Giovanni Eramo e Angelo Falletta e i Carabinieri                  Carabinieri della
Giuseppe Barbarino, Donato Spera, Clemente Villani              scorta: gli Appuntati
Conti, Francesco Muntoni e Pierino Tiberi. Il respon-
sabile del servizio è l’Appuntato Leo, quarantanovenne,             Candido Leo,
originario di Anoia in provincia di Reggio Calabria,             Giovanni Eramo e
considerato uno dei migliori elementi del Nucleo                 Angelo Falletta e i
Traduzioni del capoluogo piemontese, sempre preciso,
attento, scrupoloso.                                                 Carabinieri
La prima sosta è ad Alessandria. Qui il vagone viene            Giuseppe Barbarino,
attaccato all’accelerato A.2811 diretto a Genova Bri-
gnole. A bordo sale un nuovo recluso mentre quattro                 Donato Spera,
di quelli partiti da Torino vengono fatti scendere e si-          Clemente Villani
stemati su altri mezzi, a seconda delle rispettive desti-         Conti, Francesco
nazioni. Al ristorante della stazione vengono acquistati         Muntoni e Pierino
viveri, bevande e sigarette. Intanto, seguendo le indica-
zioni del capo scorta, i militari prendono posto; Tiberi                Tiberi
e Muntoni si siedono nelle panche situate nella parte
terminale della carrozza, gli altri sei nella piattaforma
anteriore. Si riparte. Vengono tolti i ferri ai carcerati
per consentire loro di consumare i pasti. Vengono
anche aperte le porte del cellulare perché all’interno
l’aria è troppo calda. Sono da poco passate le 10:00
quando, giunti tra le stazioni di Frugarolo e Novi
Ligure, accade l’imprevedibile. Due traducendi, i peri-
colosi rapinatori Paolo Brollo, ventottenne trevigiano,
e Luigi Calciago, trentunenne di Carate Brianza
(all’epoca in provincia di Milano), destinati, rispetti-
vamente, alle case di pena di Porto Azzurro e di
Volterra, escono dalla cella e, fingendo di affacciarsi al
finestrino, si avvicinano al Carabiniere Tiberi. Prima
ancora che questi possa realizzare quello che sta acca-
dendo, Brollo, con un balzo, lo raggiunge e, tenendogli
premuta contro il collo una pistola, in seguito risultata
finta, gli intima di consegnargli la sua: “Fermo o ti
ammazzo come un cane”. Contemporaneamente, Cal-

12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II
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