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CRONACHE DI IERI
IL PROFILO MILITARE DI CONZEDDU
All’anagrafe Salvatore Conzeddu era nato il l’emissione di una cartella a suo favore.
27 maggio 1820 a Nuoro, da Antonio e da Il valore della cartella sarebbe oggi pari a
Meriolo Rosa, ed era censito di professione circa 14.500 euro, una piccola somma per
contadino. poter ricominciare una nuova vita dopo circa
Era stato estratto a sorte e arruolato nel 12° 16 anni di onorato servizio nell’Arma e nel-
reggimento di fanteria come soldato il 27 l’Esercito.
gennaio 1852, promosso soldato scelto il 1° In forza alla costituenda Legione di Palermo
gennaio 1853 e caporale dal 1° dicembre sin dal 24 gennaio 1861, fu promosso vice
dello stesso anno. Il 12 luglio 1855 fu trasferito brigadiere il 1° febbraio successivo e nominato
nel Corpo dei Carabinieri Reali per terminare brigadiere il 16 novembre dello stesso anno.
la ferma di otto anni che aveva contratto con Dopo l’atto di valore continuò a disimpegnare
l’ingresso nel mondo militare. Il 1° febbraio regolarmente il suo servizio a Palermo sino
1860, fu ammesso all’affidamento di “assol- alla scadenza della ferma il 25 dicembre
dato anziano” ovvero contrasse un’ulteriore 1868. Ricevette così la cartella relativa alla
ferma. somma prestata insieme al congedo e al cer-
Il 1° novembre fu “comandato in Sicilia per tificato di buona condotta rilasciato dal co-
far parte della 12ˆ Legione a costituirsi”. Ini- mandante della legione.
ziava così l’avventura del piccolo sardo in Oltre alla medaglia d’oro al valor civile, il
quella che era stata fino a poco tempo prima Brigadiere Conzeddu aveva ricevuto, per la
una terra straniera. partecipazione alla campagna del 1859 (II
Il 25 dicembre 1860 contrasse una nuova Guerra d’Indipendenza), la medaglia francese
ferma di otto anni. Sotto la stessa data commemorativa e la medaglia istituita nel
risultava avere maturato un credito di 3.000 1865 per le guerre d’indipendenza e d’unità
lire versate alla cassa depositi e prestiti con d’Italia.
mezzo di acqua sulfurea presente sul fondo della ci- terza discesa in corda riuscì a legare uno dei tre
sterna, acqua in cui cadde privo di sensi. Con lui corpi che ormai avevano smesso di dibattersi in
finì in acqua anche Lorenzo Chirieleison, un abitante acqua. Così fu possibile estrarre il contadino Lorenzo
di Alì che aveva seguito il carabiniere nel generoso Chirieleison che generosamente aveva seguito il Ca-
tentativo. La voce pubblica raggiunse rapidamente rabiniere Orsi nel vano tentativo di salvataggio.
la sede della Stazione Carabinieri facendo accorrere Nonostante tutto, egli morì di lì a poco.
il Brigadiere Salvatore Conzeddu che, vista la situa- Con la discesa successiva, grazie anche all’aiuto dei
zione, si assunse la responsabilità delle operazioni tre carabinieri che gli garantivano la sicurezza at-
di salvataggio. Fu egli stesso che volle arrischiarsi traverso la regolazione della corda, fu possibile re-
per primo nel soccorso, facendosi legare a una cuperare il Carabiniere Orsi, anch’egli deceduto
corda prima di scendere e dopo che erano stati non appena estratto dalla cisterna.
calati alcuni bracieri allo scopo di purificare l’aria, Il brigadiere, dopo essersi ripreso da uno svenimento,
agevolando la discesa del sottufficiale. discese ancora, stavolta insieme a Francesco Famà,
Non fu un’operazione facile per Conzeddu, nono- fratello della prima vittima, riuscendo a recuperare
stante il temperamento e il coraggio; solamente alla l’ultimo cadavere. La notizia del tragico avvenimento
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 7