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CRONACHE DI IERI

luogo del Comando Generale, per armonizzare l’assetto          Nell’agosto del 1860
dei Carabinieri nei diversi territori del nuovo Regno           fu inviato un primo
unitario). A partire dal 14 ottobre 1861 fu istituito
anche un “deposito allievi”, offrendo così la possibilità          contingente di
di incorporare 600 allievi carabinieri delle classi di           Carabinieri Reali
leva del 1840 e del 1841 nativi dell’Isola. Al termine            al comando del
delle attività di formazione il deposito fu sciolto con        Maggiore Massiera,
la promozione degli allievi.
Uno dei più importanti studiosi della storia dell’Arma,             il quale avviò
Ruggero Denicotti, nella sua opera ricordava che                 immediatamente
“la storia delle Legione di Palermo è intimamente
connessa con le vicende ognora mutevoli della pub-                 la costituzione
blica tranquillità dell’isola. I suoi carabinieri diedero          del Corpo dei
sempre colà nobile esempio di rettitudine, di coraggio,          Carabinieri Reali
di intrepidezza e di filantropia tanto nelle frequenti
pubbliche calamità, quanto nel mantenere integro                      di Sicilia
l’ordine pubblico e nel ricondurre la quiete alle con-
trade infestate dai malfattori” [Ruggero Denicotti,            cadere nella cisterna. Il caso volle che un pattuglione
Delle vicende dell’Arma dei Carabinieri Reali in un            di carabinieri in transito sentisse le grida di aiuto.
secolo dalla fondazione del Corpo (13 luglio 1814)             Immediatamente i tre militari in perlustrazione, i Ca-
– con documenti, Roma, Tipografia dell’Unione Edi-             rabinieri a piedi Carlo Longhi, Giuseppe Orsi e il Ca-
trice, 1914, (p. 113)].                                        rabiniere a cavallo Giuseppe Lagatula, cercarono di
È in questo scenario così particolare che si svilupparono      organizzarsi per aiutare il malcapitato, vittima del-
le vicende che videro protagonisti alcuni militari del-        l’ubriachezza. Recuperata una scala di fortuna, il Ca-
l’Arma e, in particolare, il Brigadiere Salvatore Con-         rabiniere Giuseppe Orsi volle essere il primo a scendere
zeddu. L’episodio in questione ebbe luogo ad Alì (ora          nella cisterna, della profondità di sette metri, nel ten-
Alì Terme), in provincia di Messina. Le sorgenti               tativo di soccorrere la persona in difficoltà.
termali della cittadina messinese erano conosciute da          Nonostante alcune persone presenti, giunte nel frat-
tempo immemore per le loro qualità terapeutiche e              tempo, sconsigliassero quell’intervento giudicato molto
già negli anni successivi all’Unità d’Italia erano in          rischioso, il militare scese senza esitazione ma rimase
funzione degli stabilimenti termali.                           presto asfissiato dal “gas solforico” o per meglio dire
Una sera d’estate del 1863, per l’esattezza il 24              dall’anidride solforosa sprigionata dal metro e
giugno, verso le ore 20.00, tale Girolamo Famà, un
dipendente dello stabilimento “Bagni balneari del
Sig. Schirò e compagnia”, si recò nei pressi della
cisterna che conteneva acqua minerale per offrirla ad
un carrettiere di passaggio che gli aveva chiesto da
bere. Purtroppo per il lavoratore, il troppo vino
bevuto gli fece perdere l’equilibrio, nonostante l’abi-
tudine all’uso del secchio legato alla corda, e lo fece

6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II
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