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CRONACHE DI IERI

RICOSTRUZIONE DELLA DISPOSIZIONE DEI CARABINIERI  ciago gli si avventa addosso, strappandogli la fondina.
          E DEI DETENUTI NEL VAGONE CELLULARE     Poi, con l’arma sottratta al giovane Carabiniere,
                                                  minaccia il collega Muntoni, lo disarma e passa la
                                                  pistola al suo complice. I due banditi azionano il freno
                                                  d’emergenza, arrestando la corsa del convoglio in
                                                  aperta campagna. Si avviano, poi, di corsa, verso
                                                  l’uscita del vagone presidiata dagli altri militari.
                                                  Brollo imbocca il corridoio di sinistra, Calciago quello
                                                  di destra. L’Appuntato Leo, colto di sorpresa, non
                                                  riesce a bloccarli. Gli fa scudo con il corpo il coraggioso
                                                  Carabiniere Donato Spera, che finge di negoziare con
                                                  Brollo esortandolo a desistere e invece, approfittando
                                                  di un momento di esitazione del reo, afferra una ban-
                                                  doliera appesa a un gancio e lo colpisce al volto
                                                  mentre, con la mano libera, tenta di estrarre la pistola.
                                                  Il detenuto, sebbene stordito dal colpo, è più veloce;
                                                  spara e lo ferisce al pollice, poi rivolge l’arma contro
                                                  gli altri militari. Leo e Barbarino rispondono al fuoco.
                                                  Barbarino, colpito, cade in ginocchio ma trova ancora
                                                  la forza di sparare. Interviene Clemente Villani Conti
                                                  che tenta di reagire ma viene immediatamente raggiunto
                                                  al torace da un proiettile esploso dal Calciago.
                                                  L’Appuntato Giovanni Eramo impugna la sua Beretta
                                                  ma non può usarla poiché l’Appuntato Leo, gravemente
                                                  ferito al collo, al costato e al braccio, gli cade addosso.
                                                  Anche Brollo e Calciago cadono. Il primo fa in tempo
                                                  a esaurire l’intero caricatore, il secondo tenta di
                                                  esplodere l’ultimo colpo ma Falletta, con un calcio
                                                  alla mano, lo disarma. L’inferno di fuoco cessa e nella
                                                  vettura cala il silenzio. Falletta e Muntori, illesi, si pre-
                                                  cipitano a chiudere le celle.
                                                  Gli altri detenuti, in realtà, sono rimasti ai loro posti,
                                                  immobili un po’ per lo spavento, un po’ per evitare di
                                                  essere colpiti da proiettili vaganti. Ignaro della tragedia
                                                  che si è appena consumata a bordo, il macchinista
                                                  scende dalla cabina e, percorrendo la massicciata, rag-
                                                  giunge il vagone cellulare. Uno dei militari, affacciatosi
                                                  al finestrino, lo esorta a raggiungere la vicina stazione
                                                  di Novi Ligure; a bordo vi sono feriti che necessitano
                                                  di cure urgenti. La scena all’interno del vagone è deso-
                                                  lante. A terra, tra i vetri infranti dei finestrini e i sedili
                                                  sforacchiati dalle pallottole, ventiquattro bossoli (tredici
                                                  dei quali esplosi dai malfattori) e cinque corpi.

                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO II 13
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