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PAGINE DI STORIA

UN CARABINIERE
           PER

GORIZIA ITALIANA

di LAURA SECCHI

Nella Grande Guerra, le battaglie del 1915                 nella zona goriziana compresa tra il Monte Sabotino
           combattute sullo scacchiere dell’Isonzo ave-    e la piana di Lucinico.
           vano dimostrato che per aprire una breccia      Già dalla fine del mese, a seguito dell’aumento quoti-
tra le linee difensive austriache e acquistare libertà di  diano delle divisioni assegnate a quel Corpo, Sestilli
manovra in direzione Lubiana e Trieste, ai reparti         aveva alle proprie dipendenze ben 8 Comandi di
italiani occorreva una maggiore concentrazione delle       CC.RR. di Divisione, il comando di quelli del Corpo
forze nonché una più incisiva organizzazione tecnica       d’Armata, uno Squadrone di Carabinieri Reali a
del terreno.                                               cavallo e una Compagnia di carabinieri a piedi. Una
In quest’ottica il Comando Supremo aveva concentrato       forza complessiva di 10 capitani, 24 subalterni e
il maggior numero di mezzi e truppe disponibili            circa 1500 uomini, per la maggior parte nuovi sia al
contro il campo trincerato di Gorizia, città la cui        fronte sia a quel tipo di servizio. Allo scopo di orga-
conquista avrebbe garantito il controllo delle vie di      nizzare i suoi carabinieri, l’ufficiale superiore aveva
comunicazione ai principali centri dell’Impero (vedi       effettuato riunioni e personali ricognizioni sul terreno.
Notiziario Storico Anno I, N. 4, pag. 96).                 Amava cavalcare sin da quando era tenente, tant’è
In questa fase di intensa preparazione all’offensiva       che tale abilità era stata evidenziata nelle sue note ca-
che doveva portare le truppe all’occupazione di            ratteristiche. La stessa documentazione, datata 1903,
Gorizia, l’11 luglio 1916 il Maggiore Giovanni Sestilli    gli aveva riconosciuto già da giovane ufficiale l’essere
era stato trasferito al Comando mobilitato dei Cara-       dinamico ed energico, la capacità di mantenere la
binieri Reali del VI° Corpo d’Armata, che si attestava     calma nell’eseguire ordini complessi e quella di saper

                                                           NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II 65
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