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CRONACHE DI IERI

                                                                I comandi stazione

                                                                effettuavano

Scritto in bella grafia dalle ampie volute, con l’inte-              controlli sul
stazione “Milizia Nazionale Forestale - Coorte di
Matera - Stazione di Gallipoli 1°”, riemerge, dopo               territorio affinché
oltre 70 anni di oblio, un verbale di arresto operato
dal personale forestale in servizio presso la Foresta di            non venissero
Gallipoli Cognato, in Basilicata. Si tratta di una zona
dalla bellezza suggestiva, ed oggi questi luoghi fanno              effettuati tagli
parte di un Parco regionale denominato “Piccole Do-
lomiti lucane”.                                                    illegali di piante
Istituito nel 1997, il Parco ricade nelle Provincie di
Matera e Potenza e riguarda un’area di interesse na-                e le attività di
turalistico segnalata fin dal 1971 quale biotopo da
preservare per gli endemismi e le caratteristiche                 carbonizzazione
geomorfologiche. La conservazione di questa im-
portante zona del nostro Paese è stata sapientemente               venissero svolte
condotta nel tempo dall’Amministrazione forestale
dello Stato, alla quale fu affidata nel 1871 allorché            in maniera corretta
furono incamerati i beni ecclesiastici che comprende-
vano le foreste di Gallipoli e di Cognato, già patrimonio           senza pericolo
del Convento delle Clarisse di Tricarico, la prima, e
della Mensa Arcivescovile di Tricarico, la seconda. Le                di incendi
due tenute erano contigue e, pertanto, vennero consi-
derate un’unica foresta. Dichiarate inalienabili a              che arrecava gravissimi danni al soprassuolo. Purtroppo,
partire dal 1910, anno in cui venne istituita l’Azienda         nel 1922 un violento incendio distrusse quasi intera-
di Stato per le foreste demaniali (ASFD), avevano               mente i boschi della sezione Gallipoli e, quindi, il
una superficie iniziale che assommava a circa 4.400             lavoro dovette ricominciare da capo. Le piante presenti
ettari. Nel corso degli anni, l’ASFD provvide a                 appartengono a diverse specie. Per le resinose sono
difendere i boschi presenti, costituiti principalmente          presenti l’abete bianco, il pino laricio, il pino silvestre
da fustaie di latifoglie, che, dagli originari 2.956 ha,        e il cipresso. Le latifoglie sono principalmente rap-
nel giro di circa 40 anni raggiunsero la superficie di          presentate dal cerro (Quercus cerris L.) e dalla
3.866 ettari (relazione trentennale ASFD - 1954). I             roverella (Quercus pubescens Willd., 1805).
progressi compiuti in tale intervallo di tempo potreb-          Ma torniamo al verbale di arresto richiamato all’inizio.
bero sembrare non particolarmente significativi, ma             Siamo nell’anno 1941 ed il personale assegnato ai
va tenuto presente che le condizioni di partenza non            due comandi stazione dislocati sul territorio era chia-
erano tra le più favorevoli a causa della pressione an-
tropica ed anche il secondo conflitto mondiale sarebbe
stato causa di parziali distruzioni. Il primo paziente
lavoro dei forestali prese le mosse dalla necessità di
eliminare i tagli a scelta fatti in maniera irrazionale e,
successivamente, di contenere il pascolo ovino e suino,

40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II
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