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CRONACHE DI IERI
Alla loro testa
territorio della disciolta Legione di Chieti, ordinò al- il capobanda
lora la formazione di una squadriglia di quattro ca- Giuseppe Pomponio
rabinieri agli ordini del già pluridecorato brigadiere
Chiaffredo Bergia, da poco destinato proprio in quella temuto in tutto
zona, alla stazione di San Buono (CH). l’Abruzzo
Per mascherare la spedizione, il brigadiere chiese ed e il Molise.
ottenne di fingere la partenza per un trasferimento ad
altra sede con i quattro uomini assegnatigli, scelti tra Don Gaetano capì
i più valorosi: i Carabinieri Martino Carral, Camillo che lo fermavano
Ambrosini, Enrico Corti e Angelo Lirio. per sequestrarlo
Partirono così da Chieti, e percorsi i territori di Guar-
diagrele e di Orsogna, rasentando sempre le monta-
gne e tenendosi lontani dalle strade battute per
rimanere coperti e nascosti, in due giorni di marcia
faticosa e piena di disagi, privi quasi del necessario vi-
tale, raggiunsero e si accamparono nelle montagne di
Liscia. Penetrati nell’intricato bosco di Palmoli, lo fru-
garono accuratamente ma senza risultato. Vani fu-
rono anche i vari tentativi di ottenere notizie
attendibili da persone che potevano essere a cono-
L’ARRESTO DI UN BRIGANTE DELLE PROVINCE MERIDIONALI scenza dei luoghi in cui i briganti si nascondevano,
IN UN PARTICOLARE DI UN’ILLUSTRAZIONE D’EPOCA fino a quando un presunto confidente, tale Pasquale
Della Fazia, con la promessa di fornire utili informa-
zioni per la cattura della banda, diede appuntamento
al sottufficiale in un luogo appartato.
Così, la sera del 27 settembre, l’attenzione dei com-
ponenti della squadriglia, appostata lungo la riva del
fiume Trigno, nei pressi del comune di Dogliola, nel
punto convenuto con l’informatore, fu richiamata da
un fischio cui risposero credendo che fosse un segnale
della persona attesa. Subito dopo i carabinieri videro
sopraggiungere due figure e, pensando che fossero
proprio il confidente in compagnia di un suo amico,
andarono loro incontro avendo però la prudente ac-
cortezza di avanzare sparpagliati. Dopo qualche
istante, infatti, i due che si avvicinavano, senza preav-
viso esplosero alcuni colpi di fucile contro la pattu-
glia, che rispose immediatamente al fuoco. Vista la
pronta e decisa reazione, gli sconosciuti si voltarono
28 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II