Page 5 - Forestale N. 77 novembre - dicembre 2013
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Il Forestale n. 77 60 pagine  29-11-2013  17:10  Pagina 6











                 Il ricavo è stimato dai 3 agli 8 euro al quintale  stesso. Si percepisce, così, come tali arbitrari e
                 a seconda della specie lignea rivenduta e, in  insensati gesti creino un danno ambientale e
                 generale, tra i furti più appetibili risultano le  paesaggistico di notevoli dimensioni, ben più
                 specie quercine, cerro in particolare ma anche  grande del ricavo ottenuto, spesso con diffi-
                 carpino nero, rovere, farnia e piante d’olivo.  coltà anche per gli operatori del settore di
                 I raccoglitori illeciti, utilizzando boschi altrui o  rimediare alle ferite inferte al patrimonio
                 terreni demaniali riescono ad ottenere la mate-  boschivo.
                 ria prima senza alcun investimento economico  Il danno paesaggistico si somma ai deteriora-
                 iniziale né relativo ai costi per il rinnovo del  menti inflitti al territorio in zone sottoposte a
                 bosco e, ovviamente, falsano l’economia dei  vincoli idrogeologici: un taglio a raso di por-
                 piccoli produttori locali che non sono in grado  zioni rilevanti di bosco,  aumenta la
                 di sostenere la differenza monetaria.      permeabilità del terreno mettendo in pericolo
                 Il danno economico per la società è enorme,  la tenuta dei terreni dal rischio di frane e cedi-
                 infatti oltre alla perdita della pianta in sé o del  menti nel breve o nel lungo periodo.
                 ricavo che il privato avrebbe potuto trarre dalla
                 vendita, nella maggior parte dei casi i tagli  Dove
                 effettuati risultano particolarmente lesivi per la
                                                            Il furto di legno non conosce confini, sono
                 rigenerazione e la sopravvivenza del bosco
                                                            stati riscontrati illeciti in tutto il territorio
                                                            nazionale anche se con prevalenza nelle regio-
                                                            ni del centro e del sud, Calabria, Basilicata e
                                                            Puglia in particolare, spesso in zone di grande
                                                            valore ambientale come parchi nazionali e
                                                            regionali nonché riserve e aree demaniali.
                                                            I dati ufficiali, relativi al monitoraggio effettua-
                                                            to per l’anno 2012, registrano un totale di 823
                                                            illeciti penali che hanno portato al deferimen-
                                                            to di 384 persone, 4.014 illeciti amministrativi
                                                            per un importo pari a 3.332.775 euro, su
                                                            40.179 controlli effettuati.
                                                            Per quanto emerge dal controllo eseguito nel
                                                            primo semestre del 2013 vengono confermate
                                                            le aree maggiormente interessate dal fenome-
                                                            no e si riscontra un ulteriore incremento degli
                                                            illeciti accertati rispetto allo stesso semestre di
                                                            riferimento dell’anno precedente.
                                                            I furti avvengono solitamente in maniera con-
                                                            tinuata per un lasso di tempo sufficiente a
                                                            caricare un camion e organizzare un trasporto
                                                            fino a distruggere svariati chilometri di selva.

                                                            L’attività della Forestale
                                                            a contrasto del fenomeno
                                                            Proprio per questa caratteristica del reato, l’at-
                                                            tività investigativa è stata in grado di cogliere in
                                                            flagrante i responsabili anche grazie all’utilizzo
                                                            della tecnologia. Il Corpo forestale ha infatti
                                                            individuato numerosi criminali intenti a segare
                                                            e caricare legna in furgoni e camion grazie
                                                            all’ausilio di videocamere occultate nei boschi.



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