Page 4 - Forestale N. 77 novembre - dicembre 2013
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FORESTALE / Polizia ambientale
FURTI DI LEGNA: LA NUOVA
FRONTIERA DELLA MISERIA
Sono aumentati vertiginosamente i furti di legname,
enormi i danni inferti all’ecosistema per un giro di ricavi
ancora difficile da stimare
di Luisa Lauricella
ovevano passare più di 150 anni per
ricominciare a parlare di furti di legna.
Pare che la crisi ci abbia riportato ad
D antichi reati, quelli legati alla mancanza
di mezzi di sussistenza che spinge ad accapar-
rarsi le derrate più semplici da reperire: quelle
offerte dalla natura e in particolare dalle foreste.
Ricordiamo i dibattiti di Karl Marx nel 1842
sulla legge dei furti di legna, dove l’autore spe-
cificava la distinzione tra il reato di furto e
l’appropriazione abusiva di legna e come a
quest’ultima non fosse percepita come reato.
Ad oggi facciamo fatica a pensare che qualcu-
no non conosca la natura demaniale dei boschi
e ritenga lecito appropriarsi del legname e
altresì ancor più audace sarebbe pensarlo per
chi preleva legna da terreni privati.
Succede sempre più di frequente di imbattersi
in furti di legname da fondi privati e demania-
li e spesso la scusa addotta da chi viene colto
nell’intento di trafugare il legname è l’abban-
dono dello stesso.
Così è accaduto a Foggia dove il personale della
Forestale ha bloccato un uomo intento a porta-
re via diversi chilogrammi di assi, a suo dire
misero quantitativo per il proprietario ma più
necessario alle sue esigenze!
Ricavi e danni
La rivendita del legname invero non produce
guadagni paragonabili ai furti di rame, ma vista
la facile reperibilità sono certamente accessibi-
li ad un numero elevato di persone, ladri, che
riescono ad ottenere un profitto elevato dalla
vendita del materiale ricavato dai tagli illeciti.
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