Page 9 - Forestale N. 71 novembre - dicembre 2012
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Il Forestale n. 71  21-11-2012  9:39  Pagina 10







































                 nelle contigenti limitazioni di personale e risorse  rilievo che confermi la Forestale come elemento di
                 che non sono parimenti cresciuti. La grande sfida  un nuovo dinamismo culturale e ambientale in
                 che adesso attende il Corpo è il consolidamento  grado di coniugare i concetti di tutela del territorio
                 qualitativo della sua azione territoriale che sgorghi  nel suo complesso ecologico ed ecosistemico con i
                 da una crescente qualificazione di polizia giudizia-  concetti di controllo e polizia di contrasto alle azio-
                 ria, arricchita da una competenza tecnica di alto  ni delittuose ambientali e agroalimentari.



                 La scheda DNA, DDA e DIA. Un pò di chiarezza

                    l Parlamento con Decreto Legge d’urgenza del 20 novembre 1991, convertito in legge 20 gennaio
                    1992, n.8, ha istituito la Direzione Nazionale Antimafia (D.N.A.). Viene così istituita l’Autorità
                 I Giudiziaria deputata, specificamente, al contrasto della malavita organizzata di stampo mafioso di
                 cui all’articolo 416 bis del codice penale sull’intero territorio nazionale. La D.N.A. si articola in una
                 sede centrale in Roma e 26 Direzioni Distrettuali Antimafia costituite presso le sedi distrettuali delle
                 Corti di Appello. La dislocazione territoriale segue il concetto di allarme sociale determinato dall’in-
                 trusione della criminalità organizzata sul territorio, per cui si osserva una maggiore densità di D.D.A.
                 nel sud dell’Italia, rispetto al centro e nord Italia. Le D.D.A. sono rette da uno o più Procuratori aggiun-
                 ti incardinati nell’ufficio del Procuratore Capo della Repubblica.
                 L’Autorità Giudiziaria antimafia, in quanto Procura della Repubblica inquirente, si avvale di tutte le
                 Forze di Polizia, con particolare riguardo ai reparti investigativi appositamente preparati nel campo
                 del contrasto antimafia. In questo senso il Parlamento italiano, con Decreto Legge d’urgenza 29 otto-
                 bre 1991, n. 347, convertito in Legge 30 dicembre 1991, n. 410,  all’indomani della istituzione della
                 D.N.A., ha istituito la Direzione Investigativa Antimafia, cioè un Dipartimento del Ministero dell’Interno
                 costituito, inizialmente, dalle Forze di Polizia nazionali e segnatamente Polizia di Stato, Arma dei
                 Carabinieri e Guardia di Finanza che, in modo specifico e dedicato, contrastassero la criminalità
                 organizzata mediante un approfondito studio dei fenomeni malavitosi, assumendo informazioni e
                 operando in stretto contatto con l’Autorità Giudiziaria antimafia.
                 La D.I.A. è costituita in modo quasi speculare rispetto alla D.N.A., pertanto esiste una struttura cen-
                 trale in Roma e delle strutture territoriali presso le città ove sono istitutite le D.D.A.. Nello specifico i
                 Centri territoriali sono 13 e sono posti presso i capoluoghi di regione, con esclusione di taluni come
                 ad esempio la Valle d’Aosta che dipende dal Piemonte - Torino. In altre sedi distrettuali, a spiccato
                 allarme sociale, ma di valenza inferiore, sono istituite delle Sezioni, dipendenti dai Centri. È il caso,
                 per esempio di Salerno che dipende dalla D.I.A. di Napoli o di Lecce che dipende dalla D.I.A. di Bari.
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