Page 8 - Forestale N. 66 gennaio - febbraio 2012
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Una pausa di venti

          Convenzione sulla biodiversità, la Convenzione  anni per le foreste
          per la lotta alla siccità ed alla desertificazione, la  urante i venti anni che sono trascorsi
          Dichiarazione di Rio su Ambiente e sviluppo e     dal primo vertice di Rio de Janeiro le
          l’Agenda XXI rappresentarono, quindi, i princi-  D grandi Convenzioni hanno proseguito i
                                                       propri lavori senza, peraltro, giungere ancora
          pali risultati di negoziati difficili e serrati che
                                                       a grandi risultati pratici in termini forestali.
          riempirono per mesi sia le pagine di giornali
                                                       A livello globale le discussioni ambientali
          comuni che delle riviste specializzate.
                                                       hanno trovato un nuovo momento di riflessio-
          Durante l’evento non si riuscì, peraltro, a defini-
                                                       ne nel Vertice di Johannesburg sullo Sviluppo
          re una Convenzione forestale mondiale, voluta  sostenibile di agosto 2002 che registrò 22 mila
          dalle Ong per contrastare il fenomeno della defo-  partecipanti. Esso non poté che constatare
          restazione ma ritenuta prematura e contraria ad  una ancora limitata attuazione degli accordi
          una serie di interessi commerciali. Fu solo stilata  ambientali definiti in precedenza ed una conti-
          una lista di “Principi forestali”, volontari e di  nua crescita dei problemi di povertà e
          massima. Da allora la gestione forestale è stata  sottosviluppo dovuti anche ad una iniqua
          affrontata prevalentemente a livello nazionale o  gestione delle risorse naturali: la necessità di
                                                       fornire maggiore attuazione alle Convenzioni
          nel quadro delle grandi Convenzioni Onu: si
                                                       esistenti venne, quindi,  autorevolmente sot-
          pensi al programma di lavoro espanso sulla bio-
                                                       tolineata.
          diversità forestale o alle attività forestali
          promosse nell’ambito del Protocollo di Kyoto,
          che ha riconosciuto il contributo prezioso e mul-
          tiforme delle foreste nella riduzione del carbonio  trerà su due temi: l’economia verde nel quadro
          presente in eccesso nell’atmosfera.       dello sviluppo sostenibile e della lotta alla pover-
                                                    tà e il quadro istituzionale per lo sviluppo
          Rio+20, una nuova opportunità             sostenibile. Le sfide che attendono “Rio+20”
          Quest’anno Rio tornerà ad ospitare un nuovo  sono ben riassunte nel suo logo, che mostra le tre
          Vertice della Terra, la Conferenza delle Nazioni  componenti dello sviluppo sostenibile - l’equità
          Unite sullo sviluppo sostenibile “Rio+20”.  sociale, la crescita economica e la protezione
          In un mondo in cui la popolazione ha appena  ambientale - collegate in un globo e sfumate l’una
          superato i sette miliardi di individui e dove sem-  nell’altra per sottolinearne l’interconnessione.
          pre più forte si va facendo la competizione  Come effettivamente si possano coniugare insie-
          nell’uso di suolo, acqua ed altre risorse naturali  me ambiente, sviluppo ed equità, il tutto
          verso fini alimentari ed energetici, spesso a  valorizzando e proteggendo le foreste, resta
          danno delle foreste, il nuovo vertice si concen-  peraltro ancora tutto da vedere.



          Se ogni anno perdiamo il Costa Rica
               el ventennio intercorso tra i due vertici di Rio la comunità internazionale ha continuato in manie-
               ra volontaria il proprio dialogo sulle foreste soprattutto nell’ambito del Forum delle Nazioni Unite
         N sulle Foreste. Nel frattempo, secondo le ultime stime della Fao relative al 2010, la deforestazione
          mondiale è rimasta considerevole pur avendo rallentato, con una perdita netta annuale di foreste di
          circa 5 milioni di ettari, pari alla superficie del Costa Rica.
          Le superfici forestali europea e italiana sono, peraltro, cresciute (in Italia il bosco è quasi raddoppiato
          negli ultimi cinquanta anni) anche se permangono vari problemi relativi al loro stato, in particolare: i
          danni da tempeste, alluvioni ed incendi, la frammentazione nella gestione forestale e la crescente pres-
          sione per l’uso del legno come fonte di energia rinnovabile e di materie prime.
          L’Europa e l’Unione europea hanno, quindi, profuso energie nella messa a punto di una serie di stru-
          menti forestali volti, in particolare, a lottare contro la raccolta illegale di legname (Flegt): stanno, inoltre,
          avviando la definizione di una complessa e discussa Convenzione forestale europea legalmente vinco-
          lante. I lavori in entrambi questi settori, cruciali anche per la gestione forestale italiana, vengono
          attentamente seguiti dal Corpo forestale dello Stato.



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