Page 11 - Forestale N. 66 gennaio - febbraio 2012
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          “morbida” ha lasciato, oltre che gli edifici invasi  dall’Autorità competente. Non parliamo poi delle
          dal fango, la strada ricoperta di fango e in alcuni  costruzioni abusive in aree a rischio, che pullula-
          casi ricoperta di ghiaia e ciottoli, come se fosse  no in varie parti d’Italia: l’abusivismo continua a
          un nuovo alveo.                           svilupparsi, tanto c’è sempre un condono edilizio
          Per le frane, i tecnici del territorio (geologi, inge-  prossimo.
          gneri, agronomi, forestali) conoscono le aree
          franose e in alcuni casi redigono, per i Comuni, le  Sistemazioni
          mappe dove vengono indicate le aree dove sono
          presenti frane “quiescenti” (ossia a momentanea idraulico-forestali
          stabilità) e frane probabili a causa della natura  e idraulico-agrarie per evitare
          delle rocce e della pendenza: si tratta delle “Carte
          di franosità in atto o potenziale” e più in genera- altre frane e alluvioni
          le “Carte del rischio idrogeologico”. Anche le  È vero che servono notevoli quantità di risorse
          Autorità di bacino idrografico elaborano mappe  finanziarie per “mettere in sicurezza” il territorio,
          di pericolosità che fanno parte dei Pai (Piani  mediante interventi “strutturali”, ma serve anche
          stralcio di assetto idrogeologico). Ma questi  ricorrere a interventi “non strutturali”, quali
          documenti, che dovrebbero servire a pianificare  redazione di mappe di rischio con obbligo di
          l’uso del territorio comunale allo scopo di evitare  rispettarle, delocalizzazione dei manufatti a mag-
          di costruire in aree potenzialmente soggette ad  gior rischio, ecc. tutti interventi, questi ultimi, che
          alluvioni e a frane, spesso non vengono richiesti  non costano nulla.
          o vengono ignorati dai Comuni (ma talora anche  Infine merita accennare alla pratica della manu-
          dalle Province), per cui si assiste a situazioni in  tenzione del territorio e delle opere di
          cui le abitazioni o addirittura interi quartieri ven-  sistemazione idraulico-forestale e agraria, che se
          gono costruiti in aree a rischio idrogeologico, o  venisse rispettata sarebbe in grado di ridurre in
          infrastrutture, non abusivi ma autorizzati  modo drastico i citati dissesti: ad esempio la

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