Page 14 - Forestale N. 55 marzo - aprile 2010
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Il centro di Peri oggi
                                                    Attualmente il Centro Nazionale occupa circa 17
                                                    ettari di terreni pianeggianti. Oltre 8 ettari sono
                                                    occupati dai vivai in campo aperto, 7 dalle strut-
                                                    ture dello stabilimento semi forestali (sette celle
                                                    termo-regolate, un laboratorio d’analisi semi fore-
                                                    stali, capannoni per l’immagazzinamento dei
                                                    materiali di propagazione, il magazzino spedizio-
                                                    ni e un’officina meccanica) e 2 ettari da uffici,
                                                    strade e infrastrutture varie (2 grosse serre di
                                                    vetro, 8 piccole serre “a tunnel” in policarbonato,
                                                    magazzini, ricoveri per macchine e attrezzi agri-
                                                    coli, officina). Tutti gli ambienti sono riscaldati
                                                    con un impianto che utilizza anche il materiale
                                                    legnoso proveniente dalla cippatura dei sottopro-
                                                    dotti di lavorazione delle sementi e delle potature.
                                                    I settori di attività restano quelli tradizionali: se-
                                                    mentiero, vivaistico e di ricerca scientifica. Oggi,
                                                    però, si opera col prioritario obiettivo di tutela-
                                                    re la biodiversità degli ecosistemi forestali
                                                    attraverso la conservazione del relativo germo-
                                                    plasma, in questo caso i semi forestali.
                                                    L’attività sementiera resta il cuore pulsante del
                                                    Centro Nazionale. La produzione di sementi fore-
                                                    stali provenienti dalle selve iscritte nel Libro
                                                    Nazionale dei Boschi da Seme, in particolare, è
                                                    un compito che la struttura di Pieve S. Stefano
                                                    assolve sin dall’emanazione della Legge 269/73.
                                                    La gamma delle specie trattate si è ampliata nel
                                                    tempo e vede prevalere le latifoglie a discapito
                                                    delle conifere, contrariamente a quanto avveniva
                                                    in passato. Ciò riflette anche il mutato principio
                                                    ispiratore dell’opera di rimboschimento, che oggi
                                                    consiste più in interventi “chirurgici” finalizzati a
                                                 © CNBF  recuperare, restaurare e rinaturalizzare gli ecosi-
                                                    stemi (boschi degradati, cave, dicariche), che non
                                                    in estesi impianti di specie esotiche rustiche e a
                                                    rapido accrescimento per assicurare la veloce
          specialistiche che il Centro ha saputo sviluppare
                                                    difesa del suolo dall’erosione.
          nei decenni, nell’ambito delle attività dell’Ufficio
                                                    Le sementi raccolte vengono sottoposte ad accu-
          territoriale per la biodiversità di Pieve S. Stefano.
                                                    rate analisi di laboratorio (purezza, germinabilità,
          Gli originari compiti di produzione di materiale
                                                    umidità, prove per la rimozione della dormienza)
          forestale di propagazione (piantine, semi) desti-
                                                    propedeutiche alla messa in conservazione del
          nato al rimboschimento e al miglioramento del
                                                    germoplasma e indispensabili ai fini della sua
          patrimonio forestale italiano si sono evoluti ed
                                                    certificazione, spesso condotta in collaborazione
          affinati nel tempo, e a questi si sono aggiunti
                                                    con il Laboratorio Semi Forestali dell’Università
          ulteriori compiti legati alle moderne esigenze di
                                                    degli Studi di Firenze.
          tutela della biodiversità forestale, necessaria per
                                                    Analisi che vengono eseguite con macchinari di
          poter ricostituire efficacemente i boschi danneg-
                                                    nuova generazione che hanno permesso di
          giati.
                                                                         Il Forestale n. 55 - 15
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