Page 9 - Forestale N. 55 marzo - aprile 2010
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insieme al parco nazionale del Circeo. Se i  In mezzo al monte
          Comuni chiedono l’ampliamento dell’area pro-  La prima riserva che visitiamo, Montedimezzo,
          tetta Mab  (Man and biosphere) è perché non  appare da subito un’oasi di buona gestione
          siamo più ai tempi del Duca D’Alessandro di  naturalistica e di apertura al visitatore.
          Pescolanciano (antico proprietario di Colleme-  Ci sono le aree pic nic, le tabelle che spiegano
          luccio) dove il bosco era un bene economico  cosa si può vedere, un museo naturalistico, i
          dei ricchi e si intuisce che la riserva potrà forni-  recinti e le voliere che ospitano animali selvati-
          re opportunità occupazionali che frenino lo  ci in difficoltà, e anche un percorso riservato ai
          spopolamento dei piccoli centri abitati.  diversamente abili, con tanto di scooter elettrici
          Dall’educazione ambientale alla ricettività, dalla  che si possono impiegare per la visita.
          manutenzione dei sentieri alla valorizzazione  C’è di più, il calore che abbiamo modo di speri-
          dei prodotti tipici e di qualità.         mentare in foresteria proviene dalla centrale
          Già oggi, in pochi anni, una gestione attenta da  elettrica a cippato realizzata dalla Forestale e
          parte della Forestale ha portato le scola-  che serve tutte le strutture della riserva. Un bel-
          resche in visita a decuplicare, con       l’esempio di sostenibilità, al quale piano piano
          migliaia di ragazzi ogni anno             stanno arrivando sempre più strutture del Corpo
          provenienti soprattutto da                forestale dello Stato.
          Abruzzo e Campania.








          In scooter elettrico
          in riserva


            l percorso didattico autoguidato Colle San
            Biagio, realizzato nel 2003 dal Corpo fore-
         I stale dello Stato, attraversa la riserva di
          Montedimezzo.
          Sono 2.060 metri dove addestrare il tatto,
          l’olfatto e la vista. Per familiarizzare con le
          forme della natura, sono state realizzate 32
          stazioni tematiche, dove i non vedenti pos-
          sono “toccare” le diverse varietà botaniche
          oppure apprendere da cartelloni in braille
          notizie geologiche, storiche e naturalistiche
          inerenti il territorio.
          Il percorso non supera mai il 5 per cento di
          pendenza e consente solitamente di incon-
          trare scoiattoli neri e poiane, più raramente
          aquile reali e lupi.
          A disposizione dei visitatori non vedenti la
          guida audio-tattile del percorso e riprodutto-
          ri di cd rom con audio guida, oltre a due
          elettroscooter dedicati ai portatori di handi-
          cap motóri. A 300 metri dall’ingresso della
          riserva, le tre sale del Centro visitatori, accol-
          gono gli ospiti senza barriere architettoniche
          in un ambiente museale comunicativo e
          accessibile.

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