Page 11 - Forestale N. 49 marzo - aprile 2009
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AMBIENTE / Fiumi inquinati
UN SACCO DI VELENO © Ufficio Stampa Cfs
Proseguono le indagini della Forestale sull’inquinamento
della Valle del Sacco e arrivano i primi avvisi di garanzia
di Gabriele Salari
uando ti affacci dal
ponte di Ceccano sul
fiume Sacco ti do-
Q mandi come sia stato
possibile uccidere questo
territorio che produce tante
delizie per il palato.
L’olio d’oliva, la ricotta, una
deliziosa pasta artigianale
che qui chiamano “sagne”,
la mozzarella di bufala di
Amaseno non lontano da
qui.
Eppure il Sacco è avvelena-
to, qui si è consumata
nell’ultimo mezzo secolo
nel disinteresse generale,
una tragedia che ha
molto in comune con
altre storie, quella del
Sarno in Campania, di
Porto Marghera in Veneto
(anche lì i rifiuti tossici
venivano interrati) e di
Bussi, in Abruzzo.
Ovvero non si è stati in grado di gestire le industrie che si sono insediate nel tessuto agri-
colo locale negli anni Cinquanta. La convivenza è andata avanti, all’ombra dei Monti Lepini,
senza curarsi dell’impatto che le sostanze chimiche prodotte in quelle fabbriche potevano
avere sull’ambiente, sulle coltivazioni e quindi sulla salute degli abitanti. Ora si è scoperto
da analisi delle Asl, che il 55 per cento circa degli abitanti della Valle del Sacco presenta nel
sangue betaesaclorocicloesano e per tutta la vita dovrà convivere con la sostanza inqui-
nante derivante dalla produzione del lindano, il potente insetticida prodotto a Colleferro
negli anni Ottanta.
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