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stato possibile campionare con le importante iniziativa promossa dal
trappole per peli tutta l’area frequentata Ministero dell’Ambiente e dalla Regione
stabilmente dall’orso. Per ottenere una Abruzzo, che vede coinvolte le principali
stima più esaustiva sarebbe necessario aree protette dell’Appennino, il Corpo
estrapolare questo risultato anche forestale dello Stato e le associazioni
tenendo conto di questo fattore; come ambientaliste per la realizzazione di
pure è importante notare che il numero di iniziative a favore della specie. Il
campioni utilizzabili è forse troppo esiguo “Programma”, coordinato dal Parco
per fornire una stima accurata. Ma anche Nazionale della Majella, prevede anche
se questi risultati non possono essere azioni di ricerca scientifica in
considerati “definitivi”, essi rappresentano collaborazione con il Dipartimento di
comunque una acquisizione Biologia Animale e dell’Uomo
fondamentale. Sia perché hanno dell’Università di Roma “La Sapienza”, ed f
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permesso di mettere a punto un metodo in quest’ambito è stato proseguito il lavoro a
di lavoro e di analisi che è possibile iterare di monitoraggio non invasivo avviato col
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nel tempo per ricostruire poi la tendenza Progetto LIFE. Nel corso del 2004 è stato
della popolazione, oltre a “tracciare” gli possibile ripetere, con alcuni u
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spostamenti e la distribuzione degli adeguamenti, il lavoro di raccolta di
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individui, sia perché ha fornito una prima campioni su un’area estesa oltre 2.000 n
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valutazione numerica della popolazione di km . Dai rilievi sono derivati oltre 450
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orso bruno dell’Appennino che, per campioni di orso, in corso di analisi presso a
quanto perfettibile, è basata su l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica,
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metodologie oggettive e replicabili. incaricato di effettuare le analisi di
Il lavoro impostato col progetto Life è laboratorio grazie ad una convenzione ad
stato interamente ripreso e sviluppato hoc il cui onere è sostenuto dal Corpo p
nell’ambito del “Programma di azioni forestale dello Stato, che ha così
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urgenti per mantenuto e aumentato il proprio r
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l’orso”, contributo alla conservazione dell’orso. o
una È stato appurato che le dimensioni o
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dell’area vitale, individuate riportando t
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sulla cartografia la localizzazione dei t
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diversi individui, sono in media pari a e
4.200 ettari per le femmine e a
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8.700 ettari per i maschi. Dati t
comparabili alle poche e
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approssimative informazioni t
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disponibili in letteratura a
sull’orso bruno marsicano.
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Ma un dato di rilievo
relativo alla distribuzione
geografica dei genotipi è
quello che indica come le
aree vitali degli orsi
superino i confini delle
singole aree protette. Da
questa considerazione
emerge e viene
rafforzata la
considerazione che per la
conservazione dell’orso
bruno è necessaria una
Archivio CFS Castel di Sangro aree protette.
gestione, con indirizzi
comuni, di ampi territori solo
parzialmente ubicati nelle
Solo attraverso una comune
strategia di pianificazione Il Forestale n. 27/2005
Uomini del Corpo forestale dello Stato impegnati nel “Programma di territoriale sarà possibile
azioni urgenti per l’orso”, iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente
e dalla Regione Abruzzo per la realizzazione di importanti iniziative a garantire un futuro a questa
favore della specie. specie nell’Appennino.
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