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gestione faunistica


          sai rischiosa per gli stessi animali e  alla fine degli anni ’80, quando ci si  sarà il momento del Lazio e dell’A-
          costa denaro.                      è accorti che insospettati ospiti sta-  bruzzo. E tutto questo (non è più un
             Nelle Alpi si è cominciato a usa-  vano ripopolando quel territorio che  segreto) avviene anche nelle aree
          re la parola “gestione” già negli an-  era stato abbandonato da un’agri-  protette di tutta Italia.
          ni ’60, a imitazione di quanto da sem-  coltura di mera sopravvivenza. Una  Ma lasciamo parlare le cifre. Co-
          pre accadeva nella provincia di Bol-  volta presa coscienza, sulla base del-  minciamo con la prima della classe,
          zano dove non si era fatto altro che  le esperienze alpine ed europee, si è  la provincia di Bolzano. Ecco i dati
          continuare le esperienze della tradi-  posto mano in Liguria, In Toscana,  che si riferiscono alle sue riserve, co-
          zione  venatoria  germanica.  Nella  in Emilia , ed ora anche in Umbria e  munali e private nel 1969: 3.000 ca-
          dorsale  appenninica,  invece,  si  è  nelle Marche, a piani di prelievo pre-  mosci  censiti,  989  abbattuti.  Nel
          aperta questa nuova pagina soltanto  ceduti da accurati censimenti. Presto  1997: 16.393 camosci censiti, 4.270
                                                                                concessi, 3.823 abbattuti. Nel 1965:
                                                                                16 mila caprioli censiti, 5 mila ab-
                                                                                battuti. Nel 1997: 34.398 censiti,
                                                                                10.706 concessi, 8.725 abbattuti. Ed
                                                                                ecco i dati relativi ai cervi. Nel 1965:
                                                                                mille  censiti,  287  abbattuti.  Nel
                                                                                1997: 3.747 censiti, 1.754 concessi,
                                                                                1.393 abbattuti.
                                                                                   Provincia di Trento. Nel 1965
                                                                                erano stati censiti in tutto 10.350 un-
                                                                                gulati.  Nel  1996:  50  mila.  Sono
                                                                                escluse da questo numero le popola-
                                                                                zioni presenti nel parco dello Stel-
                                                                                vio. Ed ecco le cifre degli abbatti-
                                                                                menti, riferiti sempre al 1996, che -
                                                                                occorre dirlo - sono stati di molto in-
                                                                                feriori alla norma: 2.216 camosci,
                                                                                5.924 caprioli, 710 cervi.
                                                                                   Ed ecco i dati della Lombardia.
                                                                                Dal 1983 al 1996, le popolazioni di
                                                                                cervi, caprioli e camosci hanno regi-
                                                                                strato i seguenti incrementi grazie an-
                                                                                che alla pratica degli abbattimenti se-
                                                                                lettivi: cervi, da 0 a 4 mila; caprioli
                                                                                da 4. 500 a 8. 500; camosci, da 4. 500
                                                                                a 8.000. Le popolazioni di stambec-
                                                                                chi, che non sono oggetto di gestio-
                                                                                ne, non registrano incrementi. E an-
                                                                                che questo è un dato che fa pensare!
                                                                                   Provincia di Udine. Qui il ca-
                                                                                priolo si era praticamente estinto nel
                                                                                dopoguerra, tranne che nel tarvisia-
                                                                                no, zona di influenza culturale au-
                                                                                striaca. Poi, negli anni ’50, alcuni
                                                                                soggetti provenienti da Austria e Slo-
                                                                                venia avevano trovato terreno favo-
                                                                                revole e avevano ricolonizzato il ter-
                                                                                ritorio. Ed ecco i dati. Capriolo: dai
                                                                                653 abbattimenti del 1976, si è è pas-
                                                                                sati a 1775 nel ’95. Il cervo era stori-
                                                                                camente scomparso, tranne che nel-
                                                                                la foresta di Tarvisio. Anche questa
                                                                                specie è arrivata a colonizzare i bo-
                                                                                schi e le montagne della provincia di
                                                                                Udine. Non solo: ma da lì - come ho
                                                                                già scritto - vengono i cervi che og-
                                                                                gi popolano molte zone l’Appenino
                                                                                e alcune zone delle Alpi dove furono
                                                                     © Roberto Iezzi  immessi in tempi non remoti. Con


                                                                                                             15
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