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parchi urbani


                              I 150 ANNI DI CENTRAL PARK E I 100 ANNI DI VILLA BORGHESE
                     DIVENTANO L’OCCASIONE PER RIFLETTERE SULLA STORIA DEL VERDE URBANO
                                          E SUI NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI

          I POLMONI VERDI DELLE CITTÁ






                           Il movimento di sostegno alla creazione dei parchi urbani
                                ebbe origine in Inghilterra alla fine del Settecento
                          e prese piede ben presto anche in Francia e negli Stati Uniti.

                                Il primo grande esempio fu l’apertura al pubblico
               del più noto e vecchio parco londinese, Hyde Park, un bosco di proprietà reale

             che nel 1635 fu destinato ufficialmente ai cittadini, prima per le necessità di legna,
                                              poi come area ricreativa



              l territorio urbano e paesaggistico in cui viviamo  renti da parte delle amministrazioni pubbliche, incorag-
              esprime la gerarchia di valori sociali ed economici  giate dalla necessità di salvaguardare la salute pubblica
         I della società civile. Il paesaggio è lo specchio del-  o sospinte da associazioni e movimenti culturalmente
          la più generale cultura di tutte le componenti della so-  impegnati sulla riqualificazione della vita urbana.
          cietà, compresa la classe politica. Il paesaggio, quindi,
          risulta essere la sommatoria di tutti gli interventi sul ter-  I primi passi del verde nell’Urbanistica
          ritorio naturale ed antropizzato, con i connotati storici  Il movimento di sostegno alla creazione dei parchi ur-
          delle generazioni che hanno partecipato alla sua attuale  bani ebbe origine in Inghilterra alla fine del Settecento e
          conformazione. Non è una peculiarità della nostra gene-  prese piede ben presto anche in altri paesi quali la Fran-
          razione trovare nei caratteri scolpiti nel paesaggio la let-  cia e gli Stati Uniti. Il primo grande esempio fu rappre-
          tura delle proprie capacità; troviamo questa espressione
          immortalata anche nel passato, per esempio sugli affre-                                 L. Di Battista - NDN/CFS
          schi del Buon e del Cattivo Governo del Palazzo Duca-
          le a Siena. Il territorio e la città sono sempre stati stru-
          mentalizzati come un contenitore, senza peraltro pre-
          supporre che esso necessitasse di altrettanta attenzione
          come il suo contenuto. Se ad orientare le scelte di piani-
          ficazione dello sviluppo urbano continueranno ad esse-
          re le classiche “zonizzazioni” (o lottizzazioni, o altro
          aberrante simile termine) di settore, che prevedono una
          distribuzione sul territorio di funzioni e servizi imper-
          sonali, sarà impossibile far trasparire le qualità insite nel
          paesaggio o nella riqualificazione urbana dettata dalle
          esigenze di fruizione degli spazi urbani da parte dei cit-
          tadini. È indispensabile dunque procedere alla pianifi-
          cazione con una rinnovata metodologia, che dimostri di
          avere recepito il territorio non come semplice conteni-
          tore di destinazioni d’uso, ma come un continuo dina-
          mico sistema di componenti ecologiche, antropiche e
          paesaggistiche costantemente in interscambio. Nell’ur-
          banistica o nella pianificazione territoriale attuale dob-
          biamo considerare che il verde non si realizza acciden-
          talmente o attraverso gli attuali precari standard ad esso
          destinati, ma per scelta; e date le condizioni generali del-
          l’urbanistica attuale le scelte effettuate in tal senso sono
          coraggiose ed onerose, perché il verde ed il territorio og-
          gi o si ereditano o si acquistano. Anche nel passato il ver-
          de urbano è stato il frutto di scelte ed oneri non indiffe-  L’idea dei parchi urbani ebbe inizio in Inghilterra alla fine del ‘700.


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