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cultura
dell’uomo è solitaria, povera, bruta- morire molti dei loro figli. Eppure scono i cittadini estranei al loro am-
le, corta”. questi moderni primitivi vivono im- biente in modo ambivalente, come
In queste condizioni, così effica- mersi nella natura. È una fortuna, potenziali acquirenti dei loro pro-
cemente descritte, vivono, o meglio questa? dotti, ma anche come probabili co-
sopravvivono, ancora oggi moltis- Vi sono luoghi con aspettative di- lonizzatori del loro territorio. Pa-
simi esseri umani. Un miliardo di verse rispetto agli ambienti naturali. droni in casa altrui solo in forza del-
persone, ad esempio, non ha acces- L’Italia, ad esempio, è un paese ad le loro disponibilità finanziarie.
so all’acqua pulita e altrettanto, so- elevata densità abitativa, colonizza- Il mondo dei fruitori della natura
prattutto bambini, soffrono di mal- to da almeno tremila anni. Ogni an- è un coacervo di cui è difficile fare
nutrizione e di malattie. golo è stato visitato e modellato dal- l’elenco: dai turisti di breve periodo
Certo, ben altre emozioni suscita l’uomo e, le cosiddette aree “wilder- ai visitatori più impegnati, dagli
la natura in queste persone rispetto a ness”, sono piccole isole sperdute in sportivi ai cercatori di prodotti del-
quelle che, in zone più fortunate del un mondo da lungo tempo civilizza- l’ambiente, gente che ha perso da ge-
mondo, hanno una vita più lunga, do- to. Tutta la natura italiana è intrec- nerazioni il contatto con la natura e
ve la morte per stenti è più rara e do- ciata con la cultura e con la coltura. lo cerca frettolosamente nel poco
ve di contro si pone seriamente il Di conseguenza, su tutto lo spazio tempo libero.
problema del superfluo. nazionale, insistono simboli, inte- Ci sono però vari luoghi comuni
Proprio in queste zone fortunate ressi e pratiche che rendono diffici- da sfatare. Innanzitutto che esista an-
della Terra, è riemerso con forza le qualsiasi pianificazione di tutela. cora una natura primigenia, inconta-
l’antico tema della condanna del- L’idea di protezione nasce quasi minata o alterata solo in età moder-
l’impresa umana volta al controllo sempre dall’iniziativa di persone na dall’intervento dell’uomo. Ogni
della natura. È come se nel mondo colte, di provenienza urbana, da in- realtà ambientale ha una data e una
del benessere fosse presente una for- tellettuali e professionisti sensibili. storia. La cosiddetta immutabile na-
ma catartica di nostalgia per l’invi- Invece, le zone nelle quali intendia- tura non è stata sempre la stessa e non
diabile vita innocente e serena dei mo tutelare la natura, spesso, sono sarà lì per sempre. Il mondo selvag-
“primitivi” che, nella realtà, vivono abitate da persone che fanno fatica a gio è tale soltanto nella nostra im-
molto duramente, soffrono molto, viverci per difficoltà intrinseche e maginazione, nel nostro bisogno
muoiono molto giovani e vedono per carenza di servizi. Esse percepi- d’evasione e d’illusione.
Cerchiamo spesso lo stato natu-
rale, la suggestione impulsiva del-
l’immutabile, senza domandarci: na-
turale da quando? Non è vera natura
nemmeno il paesaggio, manifesta-
zione sensibile e tangibile di uno o
più ecosistemi dove vegetazione,
clima e uomo sono strettamente col-
legati.
Spesso è proprio la vegetazione,
elemento del paesaggio, che interfe-
risce per prima con le nostre perce-
zioni sulla natura. In essa troviamo
solo un indicatore privilegiato della
storia ambientale, dell’incostanza e
dell’innaturalità della natura. Ma il
paesaggio non è un fatto oggettivo,
è una visione personalizzata del ter-
ritorio, descritta e vissuta dall’uomo.
Quando, tra il Quattrocento ed il
Cinquecento, le rappresentazioni del
paesaggio avevano già invaso le te-
le, non esistevano ancora le parole
per rappresentarlo. Il concetto di
paesaggio, però, esisteva già nelle
antiche civiltà mediterranee.
Dopo quarant’anni di esodo nel
deserto del Sinai, prima di morire,
Mosè salì sul monte. Dio gli mostrò
la Terra Promessa e disse: “Ho fatto
La natura è l’elemento tipico del paesaggio che inteferisce per primo sulle percezioni che di essa ab- in modo che tu potessi vederla con i
biamo. tuoi occhi”. Questo e molti paesag-
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