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biodiversità



          tette è ancor più significativo e rico-  La Gestione ex A.S.F.D. è, inoltre,  diversità genetica, costituire, ove ne-
          nosciuto. Specie di mammiferi d’im-  impegnata attivamente nella clona-  cessario, delle banche genetiche ex
          portanza prioritaria a livello europeo  zione, sia in vivo che in vitro, di spe-  situ, mettere a punto delle appro-
          sono presenti e tra queste l’orso, il lu-  cie forestali, sia arboree che arbusti-  priate strategie di conservazione per
          po, la lontra, lo stambecco, ecc. Per  ve, finalizzata essenzialmente alla  le specie sopra elencate.
          quanto riguarda l’avifauna basti pen-  istituzione “dei materiali di base” per
          sare che delle 88 specie considerate  la salvaguardia di specie ed ecotipi  La Rete Nazionale  (CONECOFOR)
          più a rischio in Italia ben 61, ovvero  minacciati di estinzione.      La Rete Nazionale Integrata per il
          il 70%, nidificano all’interno delle ri-  La produzione dei materiali di pro-  Controllo degli Ecosistemi Foresta-
          serve. Il patrimonio naturale protet-  pagazione è abbastanza differenzia-  li (CONECOFOR) è stata realizzata
          to è ancora più notevole qualora infi-  ta e comprende gran parte delle spe-  a partire dal 1995 dalla Direzione
          ne si prendano in considerazione an-  cie appenniniche, sia arboree che ar-  Generale delle Risorse Forestali,
          che gli altri gruppi animali in molti  bustive, per un totale di circa 200  Montane ed Idriche, in attuazione dei
          casi ancora non esaurientemente stu-  specie a Pieve e di circa  250 specie  Regolamenti Comunitari 3528/86,
          diati e censiti.                   a Peri .                            1091/94 e 307/97.
                                             I materiali di propagazione prodotti  La Rete è costituita da 26 aree per-
          Rete di conservazione del germo-   sono garantiti in rapporto alla loro  manenti, distribuite su tutto il terri-
          plasma forestale                   origine e, se previsto, sono accom-  torio nazionale,  rappresentative del-
                                             pagnati dalle prescritte certificazio-  le principali biocenosi forestali (bo-
          Il rischio di perdita di biodiversità
                                             ni e dal passaporto. Ciò offre agli uti-  schi di faggio, 9 aree; di cerro, 5 aree;
          connesso con l’erosione genetica   lizzatori la possibilità di un uso dif-
          specifica e intraspecifica è divenuto  ferenziato dei materiali e comunque  di abete rosso, 5 aree; di leccio, 4
          sempre più elevato a causa dalla con-                                  aree; di rovere o farnia, 2 aree; di fag-
                                             più idoneo in relazione alle condi-  gio e abete bianco, 1 area).
          trazione degli areali di indigenato e
                                             zioni ecologiche delle zone di im-  Nelle aree, secondo diversi livelli di
          distribuzione, causata dallo svilup-
                                             piego e alle finalità degli interventi.  intensità, vengono effettuate indagi-
          po urbano, dall’inquinamento e dai
                                                                                 ni scientifiche volte ad investigare i
          cambiamenti climatici su scala glo-
                                             Partecipazione al Programma pan-    cambiamenti a livello strutturale e
          bale.
                                             Europeo EUFORGEN                    funzionale degli ecosistemi in rela-
          Il Corpo forestale dello Stato opera
          la salvaguardia del patrimonio gene-  L’Italia partecipa dal 1993, attraver-  zione a possibili fonti di inquina-
          tico forestale negli Stabilimenti di  so la Direzione Generale delle Ri-  mento o ad altri fattori di perturba-
          produzione Sementi Forestali della  sorse Forestali, Montane ed Idriche  zione su larga scala.
          Gestione ex A.S.F.D. di Peri (VR) e  ed alcuni Istituti di Ricerca afferenti  Tali indagini comprendono la valu-
                                                                                 tazione dello stato delle chiome de-
          Pieve S. Stefano (AR), attraverso la  al MiPAF, al Programma pan-Euro-  gli alberi, le analisi chimiche dei suo-
          conservazione in situ ed ex situ del-  peo per la Conservazione delle Ri-  li e delle foglie, le analisi delle de-
          le principali specie forestali, nonché  sorse Genetiche Forestali (EUFOR-  posizioni atmosferiche, lo studio
          di ecotipi locali e specie ad areale ri-  GEN) creato in attuazione della Ri-  degli accrescimenti arborei, le inda-
          stretto.                           soluzione 2 della Conferenza Mini-  gini meteorologiche e lo studio del-
          Tale obiettivo viene perseguito at-  steriale di Strasburgo sulla protezio-  la vegetazione arborea, arbustiva ed
          traverso azioni, complementari tra  ne delle Foreste in Europa (1990) e a  erbacea.
          loro, di conservazione in situ, trami-  seguito degli impegni presi durante
          te la gestione di una rete di riserve  la seconda Conferenza Ministeriale         GIUSEPPE DI CROCE
          biogenetiche rappresentate dai bo-  tenutasi ad Helsinki nel 1993.               Direttore generale del
          schi da seme e da impianti speri-  Il Programma è basato sulla creazio-        Corpo forestale dello Stato
          mentali e arboreti da seme, nonché  ne in Europa di 4 reti di conserva-
          da vere e proprie azioni di conserva-  zione del germoplasma forestale per
          zione ex situ. Queste ultime consi-  le seguenti specie: Abete rosso (Pi-
          stono nella raccolta, nella diffusione  cea abies), Quercia da sughero
          e nella conservazione del germopla-  (Quercus suber), Pioppo nero (Po-
          sma forestale sotto forma di semen-  pulus nigra) e Latifoglie di pregio.
          ti, talee, piante e tessuti in vitro.  Il Programma prevede che le reti
          I materiali di propagazione prodotti  debbano provvedere: a predisporre
          in tali strutture hanno una destina-  un inventario della situazione delle
          zione diversificata: rimboschimenti  risorse genetiche delle specie sopra
          e ricostituzioni boschive, rinatura-  elencate, sviluppare una banca-dati
          lizzazione e riqualificazione flori-  europea, favorire lo scambio di
          stica di boschi monospecifici e/o de-  informazioni tra i Paesi partecipanti
          gradati e recupero di ambienti de-  al Programma, promuovere l’istitu-
          gradati finalizzato al ripristino del  zione in ciascun Paese di speciali ri-
          paesaggio naturale o urbano.       serve per la conservazione della bio-  Una garzetta nel Parco Nazionale del Circeo


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