Page 4 - n._1
P. 4

biodiversità



               LE RETI ECOLOGICHE





          I progetti strategici per impedire la crescente estinzione delle specie animali e

             vegetali presenti sul pianeta. Il ruolo di precursore svolto dalla Forestale.


                a biodiversità in Europa e nel  te azione dell’inquinamento atmo-  venzione sulla Biodiversità (UN-
                mondo è in serio pericolo.    sferico e dai cambiamenti climatici  CED, 1992).
          L Molte aree naturali negli ul-     su scala globale.                  Nell’ambito della “Strategia”,  la
          timi anni sono andate distrutte e mol-  Durante la Conferenza Ministeriale  creazione di una rete ecologica pan-
          te altre purtroppo scompariranno.   “Un Ambiente per l’Europa” tenuta-  europea appare come un’azione te-
          Ecosistemi naturali di elevato valo-  si a Sofia nel 1995 i partecipanti de-  matica prioritaria. Tale azione pre-
                                              cisero di intraprendere al più presto  vede che tutte le misure adottate nei
          re e vulnerabilità quali le zone co-
                                              una serie di azioni comuni a livello  diversi Stati europei volte a conser-
          stiere, le aree marine, le zone umide,
                                              europeo  per fermare e invertire il  vare le specie, le aree, gli habitat e gli
          le foreste, le aree montane, i paesag-
                                              progressivo processo di distruzione  ecosistemi debbano essere combina-
          gi semi-naturali e le praterie sono
                                              dell’ambiente naturale. La strategia  te sia a livello nazionale che interna-
          gravemente minacciati. E ancora più
                                              adottata fu chiamata “Strategia pan-  zionale e confluire nella creazione
          minacciate sono le singole specie
                                              europea per la biodiversità e la di-  della suddetta rete ecologica.
          selvatiche di animali e vegetali. Il
                                              versità paesaggistica”. I principali  La creazione di una rete ecologica
          problema è particolarmente gravoso
                                              elementi erano già stati individuati  nazionale, attraverso l’ampliamento
          se si considera che questo processo
                                              nel corso della Conferenza “Conser-  e l’adeguamento di quelle già esi-
          sta viaggiando a grande velocità e
                                              vare il Patrimonio Naturale Europeo:  stenti (quali ad esempio le Reti CO-
          sembra essere giunto ad un punto di  Verso una Rete Ecologica Europea”  RINE, BIOITALY, NATURA2000)
          non reversibilità.                  tenutosi a Maastricht nel 1993. Du-  rientra nelle attività programmatiche
          Dal 1990 al 1995 nel mondo si sono  rante questa Conferenza 267 parte-  dell’Italia nel settore ambientale per
          persi annualmente 11.269.000 ha di  cipanti provenienti da 31 Stati euro-  i prossimi anni.
          foreste (una superficie superiore al-  pei e 26 organizzazioni internazio-  Sulla scorta del dibattito avviato a li-
          l’intera superficie forestale italiana  nali denunciarono la grave perdita di  vello internazionale, a seguito della
          di circa 8.000.000 ha!).            diversità biologica e paesaggistica in  Conferenza di Rio del 1992, si sono
          Tra le principali cause di perdita di  Europa ed iniziarono ad individuare  cominciate a delineare delle impor-
          biodiversità vanno ricordati la con-  strategie comuni per fermare questo  tanti strategie operative, destinate ad
          tinua distruzione e frammentazione  allarmante fenomeno.               avere serie ripercussioni anche sul
          degli habitat e il deterioramento del-  Chiaramente la “Strategia” adottata  settore forestale. Tra di esse va men-
          la qualità ambientale dovuto essen-  a Sofia e la sua applicazione a livel-  zionata l’introduzione dei “sistemi
          zialmente a politiche gestionali e di  lo pan-europeo, fornisce anche  volontari per la certificazione am-
          sviluppo inappropriate. Gli effetti  un’importante risposta regionale ai  bientale” il cui scopo ultimo è quel-
          vengono poi amplificati dalla pesan-  protocolli di attuazione della Con-  lo di stimolare un’utilizzazione ocu-

           “INFRASTRUTTURE AMBIENTALI”
           Da un punto di vista strettamente biologico ed ecologico il concetto di “rete ecologica” nasce alla fine degli anni ottanta e a partire
           dagli anni novanta soprattutto in Nord America e nei Paesi del Nord e Centro Europa come una nuova proposta di gestione inte-
           grata del territorio che, attraverso la tutela degli habitat naturali, promuove la conservazione della biodiversità ai diversi livelli ai qua-
           li questa si esplica.
           Tale concetto affonda le radici nella disciplina della biologia popolazionistica e si basa sul principio, generalmente riconosciuto, se-
           condo cui una specie sia animale che vegetale per sopravvivere deve essere composta da un numero minimo di individui (minimum
           population size).Ciò significa, inoltre, che le specie per sopravvivere devono mantenere un certo numero di popolazioni e che de-
           ve essere possibile un certo numero di scambi tra queste popolazioni.
           Il fenomeno della frammentazione degli habitat naturali rappresenta una delle principali cause di perdita di biodiversità.Tale feno-
           meno, provocando delle profonde e spesso vaste fratture all’interno del territorio, comporta la segregazione delle popolazioni ani-
           mali e vegetali in vere e proprie isole (fenomeno della insularizzazione).
           La creazione di reti ecologiche organizzate in aree di rilevante valore naturalistico (core areas), corridoi ecologici (green ways), zo-
           ne cuscinetto (buffer zones) e aree nodali  (key areas), costituiscono un valido ed efficace strumento di gestione del territorio e di
           conservazione del paesaggio forestale.
           Le reti ecologiche, inoltre, possono rappresentare oggi uno dei pochi strumenti praticabili per contrastare, attraverso il contenimento
           della frammentazione degli habitat e mediante la creazione di una vera e propria “infrastruttura ambientale”, il fenomeno dell’ero-
           sione genetica e forse l’ideale presupposto per conciliare le esigenze antropiche e la conservazione della biodiversità nell’ambito
           di ciò che è definito gestione sostenibile del territorio.



           4
   1   2   3   4   5   6   7   8   9