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biodiversità



          Stato sono rappresentati la maggior
          parte degli ambienti naturali dei si-
          stemi di paesaggio dell’Italia.
          Sulle Alpi, in aree come ad esempio
          la Riserva della Val Grande o le Ri-
          serve delle Dolomiti Bellunesi, la na-
          tura è stata risparmiata da quegli in-
          terventi distruttivi, in particolare col-
          legati allo sviluppo turistico delle
          zone montane, che hanno manomes-
          so purtroppo molte vallate e rilievi.
          Nell’area della Valle Padana in par-
          ticolare l’agricoltura industriale e
          l’antropizzazione con il loro capilla-
          re sfruttamento dei suoli e delle ri-
          sorse hanno finito per relegare le aree
          naturali in territori residuali e mar-
                                               G. Castiglia - Ag. ecologica e forestale CFS
          ginali. Proprio tali zone rappresen-
          tano quindi testimonianze di fonda-  Riserva naturale orientata Isola di Caprera
          mentale valore scientifico e conser-  per la conservazione delle specie ani-  tanza internazionale ai sensi della
          vazionistico. In tal senso le Riserve  mali e vegetali più rare d’Italia con  Convenzione di Ramsar. Va rilevato
          Naturali dello Stato della Val Pada-  particolare riferimento alle specie en-  tuttavia che molte riserve prevalen-
          na costituiscono un patrimonio pre-  demiche relitte sopravvissute in tali  temente forestali, come ad esempio
          zioso e insostituibile laddove hanno  habitat esclusivamente per la loro  il Bosco della Mesola o la Foresta di
          permesso la permanenza di entità   inaccessibilità garantita appunto da  Sabaudia, presentano al loro interno
          animali e vegetali altrimenti desti-  forme di gestione orientate priorita-  ambienti umidi di inestimabile valo-
          nate ad una sicura estinzione. Basta  riamente alla tutela.            re naturalistico in quanto relitti del-
          citare il caso del Bosco della Meso-  Particolare importanza hanno le Ri-  le grandi paludi andate perdute nel-
          la e del Bosco Fontana.            serve Naturali dello Stato per la con-  le opere di bonifica ed antropizza-
          L’ambiente appenninico è rappresen-  servazione degli ambienti costieri e  zione delle pianure. Le zone umide
          tato da una rete di riserve di impor-  delle zone umide. Le zone litoranee  propriamente dette sono costituite da
          tanza naturalistica inestimabile con la  sono tra quelle più minacciate in Ita-  tratti fluviali con i loro bacini di
          presenza dei più bei boschi  montani  lia a causa soprattutto dello sviluppo  espansione (ad esempio le riserve di
          dell’Italia peninsulare come le fag-  edilizio, in particolare turistico, e  Foce Reno e di Frattarolo), da lagu-
          gete di Sasso Fratino e dell’Abetone  dell’inquinamento. Alcune di queste  ne salmastre costiere (come le Sac-
          o gli ecosistemi  tutelati in Molise nel-  riserve insistono su tratti di costa an-  che di Bellocchio sul Mar Adriatico
          le Riserve di Collemeluccio e Colle  cora incontaminati che sono stati sal-  o i laghi Pontini sul Mar Tirreno) o
          di Mezzo che godono anche del rico-  vati grazie alle assidue attività di vi-  da saline (come Cervia, Tarquinia e
          noscimento di riserva della biosfera  gilanza e tutela svolte, attività que-  Margherita di Savoia).
          programma dell’UNESCO.             ste senza le quali oggi molti dei nuovi  L’importanza di queste aree protette
          Nel sud d’Italia, dove si è sviluppata  parchi nazionali italiani non potreb-  nel quadro della predisposizione del-
          una maggiore attenzione verso le te-  bero vantare le loro aree costiere più  la Rete Ecologica Nazionale, nonché
          matiche ambientali, le Riserve Natu-  spettacolari e pregiate dal punto di  nel contesto della conservazione del-
          rali dello Stato costituiscono vere e  vista naturalistico come quelle, del-  la biodiversità, è testimoniata dai da-
          proprie oasi naturali. Atitolo di esem-  l’Alto Adriatico, i litorali rocciosi  ti riguardanti le specie animali e ve-
          pio possono essere citate le foreste  dell’Isola di Montecristo e dell’Iso-  getali presenti e tutelate.
          del Gargano e i boschi di pino laricio  la di Caprera, le dune di Lesina, del  Pur costituendo soltanto lo 0,33%
          della Sila e dell’Aspromonte. Molte  litorale pontino, di Metaponto, ecc.  della superficie di territorio naziona-
          delle riserve presenti sull’Appenni-  In questi ultimi casi va posto in evi-  le e circa il 5% di quella protetta, es-
          no sono anche famose per la tutela  denza come l’opera di conservazio-  se ospitano quasi il 20% delle specie
          che garantiscono agli ambienti rupe-  ne non sia stata passiva ma abbia  vegetali considerate a vari livelli a ri-
          stri. In proposito si ricordino quelle  comportato ingenti interventi di con-  schio di conservazione in Italia. Tale
          della Pania di Corfino e dell’Orrido  solidamento delle dune.          dato è di grande importanza soprat-
          di Botri in Toscana, la riserva del  Le zone umide infine rappresentano  tutto dal punto di vista qualitativo
          Monte Velino e le riserve della Majel-  senza dubbio l’habitat più raro e pre-  trattandosi in molti casi di entità di
          la in Abruzzo, nonché quelle delle  zioso tutelato dalle Riserve. Delle 14  eccezionale valore scientifico per la
          Gole del Raganello e della Valle del  aree protette che possono classifi-  peculiarità delle loro caratteristiche
          Fiume Argentino in Calabria. Si trat-  carsi nella loro interezza come zone  genotipiche. Dal punto di vista fau-
          ta di ambienti di basilare importanza  umide 9 sono riconosciute d’impor-  nistico il valore di queste aree pro-


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