Page 23 - SilvaeAnno02n06-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 23
Consumi, risorse, scelte: un approccio tutto da rivedere
Independent, Times Higher Education, Supplement, Boston Globe, High Life,
FOCUS Country Livinged Ecologist. Nel 2001 è stato insignito del titolo di “giorna-
lista ambientale” dell’anno in Gran Bretagna. Inoltre ha vinto il “Peter
Kent Conservation Book Award” e il “TES Junior Information Book
Award”. È autore di tredici libri su temi ambientali.
La sua ultima fatica, Un pianeta senz’acqua - Viaggio nella desertificazione
contemporanea (in Italia è pubblicato da “il Saggiatore”), è la cronaca di
un viaggio che ha toccato trenta nazioni del mondo per indagare i mo-
tivi della crisi idrica. Il suo non è stato un viaggio simbolico: ha naviga-
to lungo il corso dei principali fiumi del mondo, attraversato laghi, pia-
nure fertili o aride, visitato dighe e campi coltivati; ha parlato con agri-
coltori, tecnici, politici, funzionari, responsabili di progetti di ingegne-
ria idrica. Così scopriamo che India, Cina e Pakistan, per irrigare le loro
colture, consumano da soli metà dell’acqua della terra; che i pozzi si
moltiplicano dappertutto; che la Libia, con 3.500 chilometri di tubi
grossi come gallerie della metropolitana, sta risucchiando l’acqua della
falda fossile sahariana, la più grande della terra, mentre le zone paludo-
se africane, asiatiche o sudamericane, vengono bonificate e destinate al-
l’agricoltura senza alcun criterio; che il Nilo in Egitto, il Fiume Giallo in
Cina, l’Indo in Pakistan, il Colorado e il Rio Grande negli Stati Uniti so-
no fiumi che si stanno trasformando in sabbia, a volte a centinaia di
chilometri dal mare.
«Prese una per una sono storie interessanti, ma nel loro insieme con-
figurano qualcosa di peggio: una sorta di cataclisma si sta abbattendo
sui fiumi del pianeta». Seguendo questo itinerario acquistiamo la consa-
pevolezza che le mappe dei nostri atlanti non corrispondono più alla
realtà, perchè i laghi e i mari interni stanno scomparendo, le falde sot-
terranee si svuotano e i fiumi si insabbiano prima di arrivare alla foce.
La conclusione a cui giunge Pearce è che stiamo andando incontro a
un grave deficit di risorse idriche. Si tratta di un fenomeno recente, in
rapida espansione e per lo più invisibile; questo problema, infatti, cau-
sato da un eccessivo prelievo e da un conseguente abbassamento del li-
vello delle falde rispetto alle loro capacità rigenerative, non è immedia-
tamente percettibile, a differenza degli incendi o della desertificazione,
Anno
e spesso si prende coscienza del problema quando i pozzi sono ormai
II
-
n.
6
26 SILVÆ