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Più risorse al Corpo forestale dello Stato nella lotta agli incendi


               ria ambientale e agroalimentare, si colloca in tale settore come

         FOCUS  Amministrazione di riferimento. Il Corpo forestale dello Stato - che ha
               sempre mostrato una particolare attenzione verso le problematiche am-
               bientali anche attraverso il proprio rinnovamento, la qualificazione pro-
               fessionale e l’uso di moderne tecnologie - si confronta con una realtà in
               costante evoluzione, in cui anche la gestione del bosco e l’uso del terri-
               torio hanno perso la consueta staticità per assumere aspetti dinamici. E,
               con profonda convinzione, fedele ad un impegno antico sempre rinno-
               vato rispetto all’attualità delle problematiche ambientali, il Corpo fore-
               stale dello Stato ha da tempo avviato un processo di rinnovamento
               strutturale, di qualificazione professionale e di specializzazione tecnica,
               perché anche la protezione dei boschi dal fuoco e il contrasto al reato
               di incendio boschivo possano essere affrontati con strumenti moderni.
                  Alla luce del “Nuovo Ordinamento del Corpo forestale dello Stato”
               del 6 febbraio 2004, n. 36, le competenze si sono ampliate diventando
               più complesse e specializzate e ora spaziano dalla difesa del territorio al-
               la prevenzione degli incendi boschivi, dalla repressione dei reati am-
               bientali alla sicurezza del comparto agroalimentare, fino al contrasto del
               bracconaggio e dell’abusivismo edilizio.
                  Gli incendi boschivi, anche se sempre presenti nella nostra realtà ter-
               ritoriale, sono diventati un fenomeno grave e preoccupante dall’inizio
               degli Anni Settanta assumendo negli ultimi trent’anni dimensioni, in
               termini di superfici percorse e di numero di eventi, estremamente ele-
               vate nonostante siano state attivate e potenziate nel tempo le strutture
               preposte al contenimento, impiegando mezzi e tecnologie più moderni.
                  L’aumento e la diffusione degli incendi sono legati sostanzialmente,
               oltre che al dilatarsi di favorevoli condizioni climatiche, alle profonde
               modifiche avvenute nell’uso antropico del territorio. Infatti ai periodi di
               siccità prolungata, che sono naturalmente predisponenti, si sono so-
               vrapposti l’abbandono delle aree rurali, la crescita delle popolazioni del-
               le aree urbanizzate, l’adozione di politiche forestali estremamente con-
               servative. La loro azione - comportando l’aumento delle aree margina-
               li, la perdita dei presidi territoriali, l’espansione delle aree di interfaccia,
               l’accumulo di combustibile - ha favorito i fenomeni di degrado ambien-
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               tale, tra cui gli incendi risultano preminenti.
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