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l’ex convento e Chiesa di San Francesco e da un terreno di proprietà comunale,
che Gioacchino Murat Re di Napoli nel 1811 cedette al comune di Civita Ducale
in seguito alle soppressioni degli ordini religiosi per impiantarvi un vivaio
forestale.
Il vivaio forestale annesso alla Scuola di Silvicoltura si trasformerà in pochi anni
in “orto forestale sperimentale” che, alla stessa stregua delle nascenti “stazioni
sperimentali per la selvicoltura”, aveva il preciso intento di migliorare la
conoscenza selvicolturale per incrementare la produzione forestale italiana e per
prevenire il gravoso dissesto idrogeologico dell’epoca determinato dall’intenso
sfruttamento della risorsa legno.
Nell’area adibita a vivaio, i frequentatori dei corsi forestali, negli anni,
effettueranno esercitazioni di selvicoltura dove si sperimenterà l’acclimatazione
delle specie arboree autoctone e l’adattamento di specie alloctone.
Con il passare degli anni, alcune piantine messe a dimora diventeranno veri e
propri alberi, molti dei quali costituiscono l’attuale arboreto.
L’arboreto didattico della Scuola Forestale Carabinieri (in passato denominato
anche “parco” della Scuola), venne così denominato a metà degli anni ‘90,
quando alcuni forestali in servizio presso l’Ufficio Divulgazione Naturalistica
furono incaricati di censirne tutti gli alberi. Nel 1994, per scopi censori ed
archivistici, fu realizzata dalla Guardia Forestale Massimiliano Putignani la carta
planimetrica in scala 1:500 dell’arboreto, con la localizzazione delle specie più
rappresentative; inoltre, furono realizzati i cartellini identificativi (prima in legno
con incisione a pirografo e in un secondo momento in alluminio attraverso
l’ausilio di un pantografo) indicanti il nome volgare, il nome scientifico e la
famiglia d’appartenenza delle varie specie arboree e arbustive.
L’arboreto si estende su una superficie complessiva di circa 2 ettari ed è oggi
oggetto di una riqualificazione che prevede la progressiva eliminazione degli
alberi deperienti e pericolosi e la messa a dimora di nuovi alberi in loro
sostituzione.
È stata inoltre realizzata un’area denominata “Il Roseto e il Giardino dei sensi”
composta da sei sezioni dedicate alle rose ed una alle piante aromatiche e sono
stati installati dei pannelli informativi relativi alla flora e fauna del parco, alla
storia della meridiana e del Sacrario militare e alla nascita degli arboreti didattici.
È in fase di realizzazione l’apposizione di QR code quale ausilio didattico per il
riconoscimento delle specie, nonché la georeferenziazione delle piante presenti.
Durante le attività di formazione interne rivolte ai corsi specialistici per
didattica a cielo aperto” in cui vengono svolte esercitazioni di botanica forestale,
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