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Il paesaggio alimentare: tutela e valorizzazione delle eccellenze italiane
- Sicurezza (qualità “igienico-sanitaria”): igiene alimentare,
assenza di sostanze nocive;
- Salute (qualità come “salubrità”): caratteristiche dietetiche e
nutrizionali;
- Storia (qualità “tipica”): zona di produzione, prodotto agrico-
lo, composizione, metodi di produzione, ecc.; si tratta di ele-
menti riconducibili all’origine del prodotto, che per Coldiret-
ti è possibile valorizzare, in termini di valore aggiunto, attra-
verso una chiara ed adeguata etichettatura obbligatoria degli
alimenti (freschi e trasformati).
Purtroppo, proprio per l’eccellenza riconosciuta a livello inter-
nazionale, i prodotti italiani sono sicuramente i più imitati nel
mondo, anche a causa della totale impunità che caratterizza que-
sto fenomeno: innumerevoli sono i casi di prodotti spacciati
come italiani o che evocano una “italianità” (“Italian sounding”)
che in realtà non ha nulla a che fare con il nostro Paese.
La falsificazione del Made in Italy ha raggiunto un fatturato di
oltre 50 miliardi di euro e si stima che all’estero siano serviti
come “italiani” 2 piatti falsi su 3, con un grave danno economi-
co e di immagine per il nostro Paese.
Il danno che il nostro Paese riceve dall’agropirateria è duplice,
economico e d’immagine.
È economico, per la limitazione dell’accesso al mercato e sfrutta-
mento indebito di denominazioni note: in alcuni è stato impos-
sibile registrare una indicazione geografica a causa di marchi
commerciali già registrati e presenti sui mercati. Ma anche poli-
tiche di prezzo aggressive che distolgono i consumatori dal pro-
dotto originale attraendoli con i minori costi delle imitazioni.
È un furto d’immagine, perchè la scarsa qualità delle imitazioni
dissuade i consumatori dall’acquisto dei prodotti originali, con-
vinti –a torto- che si tratti di prodotti equivalenti.
È necessario contrastare il furto di identità della nostra agricol-
tura ma anche le speculazione, che porta ad aumentare di cinque
volte i prezzi dei prodotti alimentari dal campo alla tavola a
danno degli agricoltori, che vengono sottopagati, e dei consu-
matori, che sono costretti a contenere gli acquisti, come confer-
mano i dati Istat relativi al 2009.
Ma il Made in Italy a tavola è anche l’emblema nel mondo della
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