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Emergenza abbandono e randagismo
inoltre non è supportato da evidenze scientifiche, mentre la letteratura
scientifica e gli atti formalizzati dalle più autorevoli società di medici veteri-
nari mi hanno sostenuta nella decisione di eliminare la black list e focaliz-
zare l’attenzione sulla corretta gestione dei cani, che vede come punto fon-
damentale la formazione e l’educazione dei proprietari e dei detentori.
Cosa si può fare per il problema drammatico delle esche avvelenate?
Lei se ne sta occupando con attenzione.
Il dilagare del fenomeno di uccisione, o comunque di maltrattamento di
animali, mediante l’uso improprio di sostanze tossiche e nocive mi colpi-
sce profondamente; per tale motivo ho ritenuto necessario emanare un’or-
dinanza contingibile ed urgente al fine di contrastarlo. Sul territorio
nazionale purtroppo è frequente la disseminazione, accidentale o inten-
zionale, di esche e bocconi avvelenati con grave pericolo non solo per gli
animali, domestici e selvatici ma anche per l’uomo, in particolare per le
categorie più a rischio quali i bambini. È necessario, pertanto, mettere in
atto serie misure di prevenzione e di controllo che sono state riportate in
maniera chiara nell’ordinanza. Infatti tale atto normativo impone precisi
comportamenti ed obblighi per chiunque sia direttamente o indirettamen-
te coinvolto nella problematica. I proprietari di animali domestici, i vete-
rinari pubblici e liberi professionisti, nonché gli Istituti Zooprofilattici
sono tenuti alla “segnalazione” dell’evento sospetto o accertato. Inoltre gli
Istituti Zooprofilattici devono eseguire le opportune analisi di laboratorio
per confermare la diagnosi. Ritengo molto importanti ai fini della preven-
zione i compiti attribuiti ai Sindaci, quale quello di bonifica dell’area o del
luogo in cui sono avvenuti gli avvelenamenti, nonché la creazione di un
«tavolo di coordinamento» presso le Prefetture per la gestione degli inter-
venti da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno.
Al fine di fornire un utile servizio informativo sui contenuti dell’ordinan-
za e sulle azioni che i cittadini possono intraprendere per tutelare i nostri
animali nei prossimi mesi presso il Ministero sarà attivato un numero
verde.
Quella del randagismo è una vera e propria emergenza, localizzata al
Sud, che quindi interessa in maniera drammatica solo alcune Regio-
ni. Come spiega questa peculiarità e quali sono i problemi per la salu-
te pubblica?
La legge quadro in materia di protezione degli animali da compagnia e
lotta al randagismo n. 281/91, anche se in vigore da molti anni, è stata appli-
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