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Riserva forestale di protezione “Metaponto”
mente essere posta in essere soprattutto per quanto riguarda le ceppaie
dell’acacia salina, dotate di una notevole facoltà pollonifera.
Si procederà, infatti, all’asportazione delle stesse con espianti (eradi-
cazione) o bruciature (metodologia ampiamente impiegata con risultati
soddisfacenti nel controllo della Robinia pseudoacacia), eseguendo
inoltre, ripetute ceduazioni fino all’esaurimento di tale facoltà.
Contenere i ricacci polloniferi e, contestualmente, la rinnovazione
da seme, garantirà il conseguimento di risultati soddisfacenti.
La graduale sostituzione della specie invasiva con specie arboree
autoctone dovrebbe avvenire per disseminazione naturale e diffusione
delle conifere e, in maniera controllata, della macchia mediterranea.
Nelle aree dove si evidenzia la totale assenza di piante portasemi si
impianteranno nuclei di rinnovazione artificiale tramite messa a dimo-
ra di postime di pino d’aleppo.
Per quel che concerne il materiale di impianto si utilizzerà il germo-
plasma locale, con raccolta del seme in loco e successiva produzione
controllata in vivaio.
Obiettivi futuri
L’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Potenza, deputato al con-
trollo ed alla gestione della Riserva Forestale di Protezione “Metapon-
to”, ha in programma la realizzazione di aree sperimentali, “transect”,
ove monitorare ed osservare varie condizioni vegetazionali rappresen-
tative.
Ciò per l’analisi dei fattori biotici ed abiotici in grado di influenzare
il processo di sviluppo dei semenzali di conifere.
All’interno dei “transect” si procederà alle stime della rinnovazione
presente, in relazione al grado di copertura sovrastante, all’età dei por-
tasemi e alle caratteristiche del suolo.
Con l’elaborazione delle rilevazioni effettuate si procederà alla real-
izzazione di un data base utile a definire condizioni ottimali per la dif-
fusione delle tre specie di conifere presenti Pinus halepensis (Pino
d’Aleppo), Pinus pinea (Pino domestico) e Pinus pinaster (Pino marittimo)
e la successiva evoluzione verso una struttura tendente, nel corso del
tempo, alla disetaneità e soprattutto all’autopoiesi. Anno
Alla fase di studio scientifico seguirà la stesura di un apposito Piano
di Gestione, strumento di programmazione indispensabile alla previ- IV
sione ed alla pianificazione degli interventi nel lungo periodo. -
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