Page 44 - Supplemento Rassegna 2017-2
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II PANEL: L’ARMA DEI CARABINIERI ALL’ESTERO:
L’EVOLUZIONE DEI CONCETTI E DEGLI SCENARI
In Iraq, ad oggi, i Carabinieri hanno circa 110 unità schierate sul campo;
finora hanno addestrato 8,500 iracheni della polizia locale e della polizia fede-
rale e il nostro rateo continua stabilmente a salire. In sei mesi, da soli, hanno
addestrato quasi 3,000 unità di queste Forze. In aggiunta, forniscono anche
assistenza al personale di staff dei Ministeri degli Interni e al Quartier Generale
della polizia di Baghdad, operano nei centri addestrativi di Erbil e a Baghdad e,
quando sarà conclusa la campagna di Mosul, potranno essere sicuramente pre-
senti anche in quella provincia. È in questo modo che è possibile sigillare queste
importanti conquiste fuori Mosul.
Vorrei anche sottolineare quanto ha detto il Generale Coppola, ovvero
che gli istruttori dei Carabinieri sono pienamente integrati nei centri addestra-
tivi della polizia irachena, che vivono nelle stesse condizioni dei loro allievi ira-
cheni. Ciò che è stato inserito nel manuale del Generale Petraeus nel 2007,
rimane dunque valido tutt’oggi. Così, nonostante queste condizioni estrema-
mente difficili, voi Carabinieri non avete mai fallito nel formare istruttori qua-
lificati e personale per affrontare questo arduo compito. Ho personalmente pre-
senziato ad una cerimonia di fine corso della polizia proveniente dalla provincia
di Anbar, circa 18 mesi fa, e ho visto l’orgoglio e la professionalità di quegli
agenti di polizia; credo che, per loro, tornare alle città di provenienza e control-
lare le strade che, solo mesi prima, erano nelle mani dell’ISIS costituisca, indub-
biamente, un grande stimolo.
Sono altresì lieto di sapere che i Carabinieri hanno programmato di incre-
mentare la loro presenza nei prossimi mesi, perché dobbiamo fare in modo che
proseguano in questa importantissima missione. In merito ai prossimi passi da
percorrere, dobbiamo fare in modo, come Coalizione Globale, di continuare
nell’oneroso impegno. La fase militare prosegue, nessuno può sapere quanto
durerà e non smetteremo finché non sarà finita, ma anche successivamente alla
fase bellica ci sarà bisogno di lavorare altrettanto duramente per la stabilizzazio-
ne post-conflitto in Iraq e in Siria e in altri luoghi in cui l’ISIS ha cercato di alza-
re la propria bandiera.
In sintesi, ciò significa una Coalizione Globale che lavora insieme, signifi-
ca continuare a formare la polizia, continuare a rafforzare il nostro apparato di
condivisione delle informazioni, le nostre comunità di intelligence, le nostre
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