Page 369 - Rassegna 3-2016
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LIBRI

l’individuazione degli auto-     1870, quando Gettysburg,          suo recente volume
ri è stata laboriosa. Il ricor-                                    Imagining Future Wars
so a specialisti stranieri e     Sédan e Plevna generarono         1880-1914. Christopher
“oriundi” è stato inferiore                                        Bassford, instancabile
al desiderato, sia per il        la percezione di una              curatore del più importante
carattere gratuito della col-                                      repertorio telematico di
laborazione (non usuale          discontinuità (tecnica ma         testi di, e su, Clausewitz,
fuori dell’area Euro), sia                                         contesta la tesi di una
per il deficit di autorevolez-   pure sociale) tra le guerre       obsolescenza del Vom
za che tuttora penalizza                                           Kriege, chiarendo come
l’Italia nella comunità inter-   precedenti e la guerra            all’origine vi sia il clamoro-
nazionale degli studi strate-                                      so fraintendimento di sir
gici e storico-militari. Pur     moderna”. Le quattro parti        Basil Liddell Hart.
con qualche difficoltà, si è                                       Interessanti pure la critica
però supplito con una scel-      centrali corrispondono            di Mark Mandeles alle
ta laboriosa e meditata                                            burocrazie militari e l’anali-
degli autori italiani. Ove       perciò ad altrettante fasi        si delle teorie militari di Al-
possibile individuando le                                          Suri (“Il Siriano”), braccio
preesistenti competenze          storiche: “il futuro prima        destro di Osama bin
specifiche che potevano                                            Laden, ispirate più a Mao
essere valorizzate, oppure       del ‘14”, “Il futuro fra le       Zedong e Che Guevara che
chiedendo agli autori, gio-                                        al Corano.
vani e anziani, di “mettersi     due guerre”, “Il futuro pre-      Molto importanti anche i
a studiare” ex-novo i temi                                         contributi italiani. Carlo Jean
proposti, partendo dal data      sente”, “Il futuro prossi-        sintetizza l’attuale dibattito
base e accettando di lavora-                                       americano sulla guerra futu-
re con spirito di squadra,       mo”.                              ra e Germana Tappero
come in una bottega arti-                                          Merlo quello sulle “lezioni
giana del Rinascimento.          Tra i contributi stranieri        (non) apprese” delle recenti
Il risultato sono 57 saggi di                                      guerre contro il terrorismo.
51 autori, inclusi 14 in         spicca quello di Jeremy           Riccardo Cappelli ricostrui-
inglese e 2 in francese, riu-                                      sce la genesi delle attuali
niti in sei parti. Le quattro    Black, il celebre storico         dottrine militari americane,
centrali riguardano il tema                                        Germano Dottori quella
della “prossima guerra”.         militare britannico (nella        delle guerre umanitarie, cri-
Un tema “storicamente                                              ticate pure da Linda Roland
determinato” e tipicamente       cui sterminata bibliografia       Danil. Elena Piana traccia la
“occidentale”, nato – scrive                                       storia del “Pericolo Giallo”,
Ilari - “nel mondo indu-         figura tra l’altro un volume      uno dei temi distopici colti-
strializzato nella decade                                          vati in Europa e in America
                                 sull’ucronia: Other Pasts,

                                 Different         Presents,

                                 Alternative Futures, 2015)

                                 il quale illustra in poche ma

                                 efficacissime pagine il

                                 dilemma           strategico

                                 dell’Impero Britannico tra

                                 le due guerre: da un lato

                                 l’incertezza della minaccia

                                 (che poteva provenire pure

                                 dagli Stati Uniti), dall’altro i

                                 mezzi militari sempre più

                                 costosi e limitati, col ricor-

                                 so all’aviazione come

                                 “force substitute”. Il

                                 colonnello        Antulio

                                 Echevarria II, uno dei

                                 maggiori storici militari e

                                 strategisti americani con-

                                 temporanei, sintetizza il

                                                                   367
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