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VITA DELLA SCUOLA
aristotele, nella sua etica Nicomachea, sostiene che l’uomo nobile è colui
che è “degno di cose grandi” e che “mira ciò che lui chiama la cosa grande”.
(come uomo qui intendo l’essere umano, e quindi anche la donna, che è l’altra
metà del cielo.) apro qui una parentesi: nel periodo del regno d’italia il fine del
giuramento dell’ufficiale, ovvero la “cosa grande” dell’uomo nobile era “il Bene
della Patria e del Re”. ora, il termine “Bene della patria” è stato sostituito con
un più modesto sostantivo: “difesa della patria e delle libere istituzioni”.
aristotele sostiene che “l’uomo nobile è l’uomo dall’animo grande, è l’uo-
mo magnanimo, l’uomo generoso, l’uomo disinteressato. egli ha per fine l’ono-
re, e ciò lo fa anche uomo giusto”.
eppure l’onore, sebbene fondamentale per l’uomo nobile, non è tutto.
aristotele prosegue così: “l’uomo nobile non serba rancore, non conserva
risentimento ma vi passa a lato. l’uomo nobile non parla degli altri uomini, e
nemmeno di se stesso. Non gli sta a cuore essere lodato, non disprezza e non
parla mai male degli altri”. invero un comportamento raro, nel mondo contem-
poraneo governato dall’egoismo, dove è tutto un parlare di io qui, io la, questo
è mio, i miei soldi, il mio patrimonio ecc.!
“l’uomo nobile - osserva ancora il filosofo - si mostra altezzoso verso i
potenti ed i fortunati, ma è misurato con gli altri, perché è glorioso ma difficile
essere superiore ai forti, mentre non è nobile, anzi al contrario è ignobile,
mostrarsi forte contro i deboli”.
“l’uomo nobile non è incline a lamentarsi o a chiedere, perché non vuole aver
bisogno di nessuno, ma viene in aiuto con slancio. all’uomo nobile il bene degli altri
appare ugualmente caro come il proprio. È capace di fare del bene, ma si vergogna
di ricevere benefici e vuole contraccambiare più benefici di quanti ne riceve”.
“egli non cerca il pericolo, lo affronta, ed in questo non tiene conto nem-
meno della sua stessa vita”. aristotele osserva che la subordinazione della pro-
pria vita al valore e all’onore - e non il contrario - è il tratto più manifesto “del-
l’anima degna di cose grandi”, ovvero dell’anima dell’uomo nobile che affronta
il rischio di sacrificare la vita per il bene della sua patria.
altra peculiarità dell’uomo nobile è la sincerità, l’essere veridico ed insie-
me autentico. in un mondo dove per esercitare il potere è necessaria la finzione,
la dissimulazione e l’ipocrisia, per aristotele “l’uomo nobile parla e agisce in
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