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CERIMONIA DELL’INCALOTTAMENTO DEL 196° CORSO DI APPLICAZIONE “CERTEZZA”
Cerimonia dell’Incalottamento del 196° corso di Applicazione “Certezza”
27 settembre 2016
Un po’ di storia.
Nell’esercito piemontese, e più tardi in quello italiano, si introduce la
Calotta con finalità formative e correttive del comportamento dei giovani uffi-
ciali, assolve le funzioni di trasmissione orizzontale di valori (cioè fra soggetti
pressoché pari tra loro, per grado ed età), scaturigine di solidarietà professionale
che induce i più maturi a porre responsabilmente le proprie conoscenze ed
esperienze a disposizione dei colleghi, e punto d’incontro di una pluralità di
voci “giovani” per una riflessione deontologica applicata ai problemi concreti.
della Calotta fanno parte solo gli ufficiali subalterni (sottotenenti e
tenenti) celibi/nubili accasermati, detti calottini, restandone esclusi i tenenti
con incarico di comandante di compagnia dovendo esercitare funzioni di
comando e disciplinari nei confronti dei subalterni.
il più anziano degli ufficiali subalterni viene denominato Capo Calotta, il
meno anziano Verme di Calotta.
Nei circoli ufficiali, in una bacheca o vetrinetta è sempre conservata la
calottina e la mantellina del Capo Calotta.
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