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INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI
Già da tempo la Corte di Cassazione evidenziava la necessità di un interven-
to, vista l’interpretazione talvolta errata e l’applicazione arbitraria della norma a
livello nazionale, frequentemente difforme dalla volontà normativa.
L’evento che ha definitivamente scatenato l’acceso dibattito mediatico e
politico fu l’indagine sul caso Bibbiano . Già a partire dal 2005, tuttavia, il feno-
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meno presentava vistose distorsioni applicative, come nel caso del Comune di
Nova milanese .
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il primo elemento critico risiedeva nel fatto che il provvedimento risultava fre-
quentemente adottato in assenza delle necessarie condizioni di urgenza normativa-
mente richieste. Frequente era, infatti, il ricorso all’istituto anche a fronte di carenze
sistematiche e prolungate nel tempo e non nella contingenza richiesta dalla norma.
Non era, inoltre, previsto un controllo giurisdizionale di alcun tipo, non garantendo
così la possibilità di contraddittorio tra i genitori e un giudice a tutela del minore.
La disposizione è orientata a garantire una tutela immediata e adeguata del
minore che si trovi in stato di abbandono materiale e morale o si trova esposto
nell’ambiente familiare a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico-
fisica. Di fronte a questa realtà è dunque configurato il requisito dell’emergenza
di provvedere alla messa in protezione. il collocamento ai sensi dell’art. 403
risponde alla necessità di difendere il minore da azioni o omissioni degli esercenti
la responsabilità genitoriale che ne mettono a rischio l’incolumità psico-fisica.
2. Il procedimento
il novellato art. 403 c.c. delinea due circostanze specifiche, al cui configurarsi
viene legittimato l’intervento della pubblica autorità : i minori si trovano in condi-
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zioni di abbandono materiale o morale e i minori si trovano esposti nell’ambiente
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familiare a grave pregiudizio o grave pericolo per la loro incolumità psicofisica.
1 il caso Bibbiano, avvenuto nel 2018 in provincia di Reggio Emilia, riguarda presunti affidi illeciti
di minori con accuse di manipolazioni da parte dei servizi sociali locali. Tra gli indagati, spiccano
il sindaco e lo psicoterapeuta, accusati di aver orchestrato un sistema di falsificazioni e pressioni
psicologiche per sottrarre i bambini alle famiglie.
2 Condannato per il comportamento colposo dei suoi dipendenti, che hanno allontanato ingiusta-
mente una minore dalla famiglia basandosi su accuse infondate di molestie sessuali. Non avendo
condotto adeguate indagini, il Tribunale ha riconosciuto il danno arrecato ai familiari, confer-
mando il risarcimento dei danni non patrimoniali ai familiari per il trauma subito.
3 La prevalente dottrina considera “pubblica autorità” il Sindaco, i Servizi sociosanitari locali e l’au-
torità di pubblica sicurezza. il Pubblico ministero minorile in materia civile ha unicamente poteri
di impulso processuale. È possibile, anche se infrequente, che sia disposto dalle scuole, dalle dire-
zioni sanitarie ovvero dal singolo medico o pediatra.
4 i minori stranieri non accompagnati (m.S.N.a.) non rientrano nella previsione dell’art. 403 c.c.,
non avendo in italia un genitore o persona che eserciti su di loro la responsabilità genitoriale.
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