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IL ruoLo deLLe MILIZIe neLLa defInIZIone deLLo ScenarIo LIbIco
A seguito di tali rivolte i ribelli instituirono il Consiglio Nazionale di
Transizione (CNT) creando de facto un nuovo soggetto politico nello scenario
libico;
➣ L’intervento occidentale. Un mese dopo il Giorno della rabbia, il
Consiglio di Sicurezza dell’oNU approvò la risoluzione 1973, e le forze aeree
della NATo (Stati Uniti, Francia, regno Unito, Italia e Canada) e dei paesi del
Medio oriente (Qatar ed Emirati Arabi Uniti) avviarono una un’operazione
militare volta a preservare l’opposizione civile libica (basata sul concetto di
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responsabilità di Proteggere - r2P) imponendo una no fly zone sulla Libia.
Gran parte dell’operazione consistette in azioni di supporto aereo ravvicinato alle
forze rivoluzionarie, operazioni aeree contro le infrastrutture militari e supporto
logistico.
In tale contesto operativo una parte molto importante delle operazioni
riguardò la campagna dei Monti Nafusa (marzo-agosto 2011), una roccaforte
ribelle molto vicina al centro politico di Tripoli. Quest’area assunse a strategic
importance as the war progressed and Libya post revolutionary political forces cen-
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tered on the mountains to convert that importance into political influence .
La campagna sui Monti Nafusa iniziò il 1° marzo 2011 con le operazioni
delle forze lealiste per riprendere possesso dei territori degli insorti. La campagna
si sviluppò tra le forze lealiste pro-Gheddafi e le forze ribelli. A partire dal maggio
2011, le forze ribelli si riunirono attorno alla ZMC, che coordinò gli sforzi di 23
milizie della zona di Zintan e dei Monti Nafusa, creando così una delle principali
milizie libiche, la milizia Zintan.
Con la cattura delle città di Gharyan e Badr il 18 agosto 2011, la campagna
delle montagne Nafusa si concluse con un successo delle forze ribelli in grado di
respingere il tentativo lealista di riprendere possesso dei territori insorti .
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16 At the 2005 World Summit, all Heads of State and Government affirmed the responsibility to
protect populations from genocide, war crimes, ethnic cleansing and crimes against humanity.
The responsibility to protect (commonly referred to as ‘rtoP’) rests upon three pillars of equal
standing: the responsibility of each State to protect its populations (pillar I); the responsibility of
the international community to assist States in protecting their populations (pillar II); and the
responsibility of the international community to protect when a State is manifestly failing to pro-
tect its populations (pillar III). The adoption of the principle in 2005 constituted a solemn com-
mitment, which included much expectation of a future free of these crimes. Ivan Šimonović, The
responsibility to Protect, https://www.un.org/en/chronicle/article/responsibility-protect.
17 Cole, Mcquinn, The Libyan revolution and its aftermaths cit., pp. 257-284.
18 Il 17 ottobre 2011 cade l’ultima città fedele a Gheddafi, Bani Walid. Le forze del regime sono ora
bloccate in alcune zone intorno a Bani Walid e Sirte. La Libia potrebbe quindi considerarsi quasi
del tutto libera dal regime di Gheddafi. Il 20 ottobre 2011 Gheddafi è stato catturato e ucciso nella
sua città natale, Sirte, un omicidio che di fatto ha portato alla caduta del suo regime e alla fine della
guerra.
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