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INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI
This article explores the importance of Hostile Environment Awareness Training (HEAT) cour-
ses for European Union civilian employees, emphasizing the urgency of adequate training to address high-
risk situations. The analysis will begin with the strategic mission of the European Union that inspired
the project, moving on to the operational level, where the fundamental role of the Carabinieri Corps and
the Scuola Superiore Sant’Anna in Pisa will be highlighted. This Italian synergy is essential in organizing
such courses and culminates in the effective tactical planning conducted by the specialized units of the
Benemerita. Thanks to this collaborative framework, European officials are able to competently and con-
fidently face the most challenging contexts, contributing to strengthening both their personal protection and
the operational efficiency of the European Union.
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SOMMARIO: 1. La consapevolezza di operare nei contesti destabilizzati. - 2. La politica di
sicurezza strategico diplomatica dell’Unione Europea e il programma HEAT.
- 3. Arma de Carabinieri e Scuola Superiore Sant’Anna: una sinergia operativa
a
tutta italiana. - 4. La 2 Brigata Mobile dei carabinieri come punto di riferimen-
to tattico a livello comunitario. - 5. Conclusioni.
1. La consapevolezza di operare nei contesti destabilizzati
Operare «fuori area», specialmente in contesti definiti ostili, rappresenta una
sfida che la compagine militare affronta con meticolosa preparazione e pianifica-
zione dettagliata. Tale impegno non è dettato solo dalle difficoltà oggettive deri-
vanti dalle differenze ambientali, culturali e normative rispetto ai Paesi di prove-
nienza, ma anche dalle minacce convenzionali e non convenzionali presenti nei
territori destabilizzati. E queste minacce non sempre discriminano dalla prove-
nienza e preparazione dei target. Come fare, dunque, per minimizzare il rischio?
Sebbene l’approccio militare sia centrato sulla componente combat, non è
dissimile da quello che dovrebbe adottare la componente civile operante nei
medesimi contesti. Negli anni, è infatti emerso che le minacce comuni richiedo-
no una preparazione simile in termini di consapevolezza e capacità di reazione.
Dunque, una pianificazione attenta e una preparazione metodica, che
metta il personale impiegato oltremare di fronte alle possibili problematiche nei
contesti in aree destabilizzate, sono condizioni indispensabili e vitali che devo-
no essere costantemente monitorate dagli Stati e dalle organizzazioni ed agen-
zie nazionali ed intergovernative competenti.
In quest’ottica, considerando che la formazione ha assunto un ruolo di
rilievo in tutti gli ambiti professionali sia nel settore pubblico che in quello pri-
vato, nell’ultimo decennio sono stati sviluppati numerosi programmi di adde-
stramento volti al perfezionamento delle competenze di base e dei metodi di
approccio adeguati a prevenire l’aggravarsi di situazioni potenzialmente perico-
lose nelle operazioni «fuori area».
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