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DIARI DI DISPUTE
Manila partecipa poi a raggruppamenti di sicurezza e iniziative promosse
dagli Stati Uniti e dai loro alleati volti all’organizzazione di esercitazioni e pat-
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tugliamenti marittimi congiunti. Infine, Manila ha anche cercato di approfondi-
re i legami di sicurezza con alcuni paesi del sud-est asiatico, principalmente con-
ducendo pattugliamenti marittimi congiunti con il Vietnam e firmando un patto
di difesa con Singapore.
6. Conclusione: L’impatto delle politiche di Manila nelle dispute
Il risultato di tali sforzi volti al bilanciamento può dirsi misto, con qualche
novità rispetto al passato. Infatti, sebbene a giugno 2024 si sia verificato uno dei
più eclatanti scontri violenti di sempre attorno a “Second Thomas Shoal”, dove
un’imbarcazione della Guardia Costiera cinese ha abbordato una nave filippina
in missione di approvvigionamento della guarnigione stazionaria presso la
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“BRP Sierra Madre” , le Filippine hanno proceduto a dialogare con Pechino,
raggiungendo nel luglio 2024 un accordo per la gestione delle dispute attorno
alla secca. Altre tensioni si sono poi registrate attorno a Sabina Shoal, che tutta-
via sono state gestite in maniera più efficace attraverso il dialogo e il dispiega-
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mento preventivo di vascelli . Gli sforzi di Manila verso il bilanciamento
potrebbero dunque portare a momenti di intendimento tra le parti in un con-
testo di continua tensione, stante il minimo di deterrenza ottenuta per aprire un
dialogo che assomigli più ad un negoziato che ad una capitolazione.
L’operato di Manila è dunque fondamentale per gestire tali dispute e pre-
venire l’escalation in un conflitto vero e proprio. In questo, ben lungi da essere
una proxy degli Stati Uniti, le Filippine spesso si trovano ad utilizzare in modo
tattico la presenza americana a fini di deterrenza, senza mai tuttavia delegare a
Washington la gestione diretta di tali scontri, consapevoli di non poter influire
nel caso di scontro diretto tra USA e Cina. In definitiva, è possibile che tale
situazione di “gestita tensione” perduri, dando alle Filippine il tempo di conso-
lidare la propria posizione nel mare e, possibilmente, cristallizzare il loro con-
trollo di fatto sulle zone marittime a essa attribuite da UNCLOS. Per una media
potenza “in the making” come Manila, stretta nella competizione sino-america-
na, questo potrebbe già essere un ragguardevole risultato.
33 R. J. Heydarian, “Squad” goals: Consolidating the new quadrilateral partnership, Lowy Institute,
https://bit.ly/3YY6Cn6, ultima consultazione 10 ottobre 2024.
34 Un’antiquata nave della Marina filippina spiaggiata nei pressi dell’atollo e utilizzata da Manila
come avamposto nelle acque contese.
35 E. J. A. Ibarra, The Philippines’ near-standoff with China at Sabina Shoal: Bolstering preventive deploy-
ment, FULCRUM, https://fulcrum.sg/the-philippines-near-standoff-with-china-at-sabina-
shoal-bolstering-preventive-deployment/, ultima consultazione 8 novembre 2024.
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