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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE




             SOMMARIO: 1.  Introduzione:  Le  Filippine  tra  minacce  marittime  e  grandi  potenze.  -  2.
                       L’avvento di Marcos Jr e il ribilanciamento. - 3. Norme, comunicazione e sup-
                       porto internazionale mediante l’“Iniziativa di Trasparenza”. - 4. Il bilancia-
                       mento interno: il programma di armamento Horizon e nuove strategie di dife-
                       sa nazionale. - 5. Il bilanciamento esterno: il rafforzamento dell’alleanza con
                       USA e nuovi partenariati strategici. - 6. Conclusione: L’impatto delle politiche
                       di Manila nelle dispute.

             1.  Introduzione: Le Filippine tra minacce marittime e grandi potenze
                  Con  l’inasprirsi  della  competizione  sino-americana  nella  regione
             dell’Indo-Pacifico, le politiche di sicurezza e difesa degli alleati regionali statu-
             nitensi sono in fase di trasformazione. Tra di essi, le Filippine presentano un
             caso  anomalo  e  degno  di  particolare  attenzione.  Mentre  infatti  alleati  degli
             USA quali Giappone e Australia sono forniti di sufficienti risorse per essere
             rilevanti negli affari regionali, Manila è spesso trascurata stanti le sue limitate
             capacità militari ed economiche. Tuttavia, tra i Paesi membri dell’Associazione
             degli Stati del Sud-est Asiatico (ASEAN), le Filippine presentano diverse ano-
             malie in politica estera, specificatamente circa la gestione dei rapporti tra l’in-
             gombrante vicino cinese e gli Stati Uniti. Non solo, il deterioramento dell’ar-
             chitettura securitaria regionale e le difficoltà che organizzazioni multilaterali
             come l’ASEAN attraversano nel gestire questa fase storica rendono l’operato
             di tali Paesi rilevante al fine di comprendere in modo più preciso le dinamiche
             securitarie regionali.
                  Da circa metà 2023 si ha notizia di un incremento nel numero di scontri,
             anche violenti, tra imbarcazioni cinesi e filippine nel Mar Cinese Meridionale.
             L’accadere e il persistere di tali incidenti nell’area è cosa ormai nota, con inci-
             denti che continuano a verificarsi sin dal 2009 (e ancora prima nel 1995, con
             l’occupazione di Mischief  Reef da parte di Pechino), sfociati talvolta in stalli
             armati, come quello del 2012 presso la secca di Scarborough, in un contesto di
             tensioni sfociate in un arbitrato internazionale secondo la Convenzione delle
             Nazioni Unite sul Diritto del Mare (o UNCLOS - United Nations Convention on
             the  Law  of   the  Sea)  intentato  dall’amministrazione  dell’allora  presidente
             Aquino III.
                  L’arbitrato, conclusosi con una vittoria da parte filippina, stabilisce l’ille-
             gittimità delle pretese di sovranità marittima cinese sull’area chiamata 9-Dash
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             Line (o linea a nove tratteggi) , un’area comprendente pressoché la totalità del
             Mar Cinese Meridionale, e che le manovre e azioni di disturbo ad opera di
             vascelli cinesi a danno di natanti filippini attorno alle secche costituiscano

             1    In mappe più recenti, i tratteggi sono aumentati a dieci.

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