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SCIENTIAE
SOMMARIO: 1. Sorveglianza e videosorveglianza nelle Smart City. - 2 Suddivisione dei
ruoli tra Amministrazione locale e Polizia locale. -3 Città italiane videosor-
vegliate. - 4 Confronto fra tecniche di videosorveglianza fra Europa, USA e
Cina. - 5 Conclusioni.
1. Sorveglianza e videosorveglianza nelle Smart City
Per sorveglianza si intende un costante controllo diretto o indiretto su uno
o più individui a scopo cautelativo o preventivo. Fin dal medioevo, i cittadini
europei sovrintendevano alla sicurezza delle mura urbane, ad esempio, con
costanti ronde organizzate. Questo fenomeno ha portato, nel tempo, alla for-
mazione di un vero e proprio corpo di polizia locale. Nel 1829, per rafforzare
il mantenimento dell’ordine pubblico, in Gran Bretagna venne istituita tramite
il Metropolitan Police Act una forza, volutamente non armata, con una divisa non
militarizzata visibile a tutti. Uno dei compiti della Metropolitan Police era proprio
quello di identificare coloro che turbavano la sicurezza pubblica e che non pote-
vano essere sotto stretto controllo da parte delle forze di polizia standard [16].
Sempre in Gran Bretagna, il connubio tra l’esigenza di monitorare soggetti
ritenuti pericolosi e l’impiego di mezzi e risorse ha caratterizzato il XVII secolo:
come misura cautelativa, le politiche dell’epoca volevano il trasferimento di que-
sti particolari soggetti in zone sicure e ben monitorate. In questo scenario, il filo-
sofo Jeremy Bentham escogita il Panopticon or the Inspection House ovvero un ipo-
tetico istituto penitenziario basato sul principio fondamentale dell’utilitarismo.
L’obiettivo del Panopticon era di poter sorvegliare il massimo numero di detenuti
con l’impiego di pochissime persone (o forse una), con la peculiarità di poter
nascondere il sorvegliante dal sorvegliato. In figura 1 il progetto del Panopticon.
Figura 5: Progetto di Panopticon, 1791 da wikipedia.org
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