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LIBRI
Nei lunghi mesi del picco dell’emergenza sanitaria, particolarmente drammatici
per il nostro popolo, il clinico illustra in modo plastico il contesto in cui ci si sfor-
zava di acquisire e analizzare, anche da tanti colleghi di ogni angolo del mondo, ele-
menti ed evidenze scientifiche sullo sconosciuto virus, per poi farli confluire nelle
lunghissime discussioni del CTS per fornire, con continuità, concreto ausilio al
Governo, in sede stabile presso la sede operativa della Protezione civile di
Vitorchiano, ormai entrata nell’iconografia delle case degli italiani che attendevano,
con avvertita ansia e preoccupazione, le conferenze stampa pomeridiane sul triste
punto di situazione dei contagi. I primi periodi sono stati inediti anche per i nostri
scienziati, tutti coralmente impegnati su una patologia del tutto ignota, tenuto
conto che l’Italia è stato il primo paese UE ad esserne fortemente investito. Gli esiti
delle lunghe e intense giornate vissute nel Comitato, non erano incoraggianti e solo
la rapida individuazione dei vaccini (il cui piano efficacemente è stato sviluppato
nella fase più cruenta dalle Forze armate) ha posto una concreta barriera alla cir-
colazione del virus e alle gravi conseguenze del contagio.
Il libro prosegue con una interessante carrellata, con simpatici risvolti storico-
culturali di affascinanti capiscuola del settore, sui polmoni di cui si conosce davve-
ro poco (compresi i profili di insostituibilità), definiti “il tesoro leggero”, delle sue
vaste patologie e sulle “macchine” definite non a caso “meravigliose”, perché veri
e propri salvavita e che ormai fanno parte del nostro lessico comune, come i satu-
rimetri.
Poi passa a illustrare, nel dettaglio e senza alcuna pretesa cattedratica, il semplice
ma insostituibile funzionamento del nostro respiro, le gravi malattie polmonari che
vengono da tempi lontani e meno recenti, peraltro poco conosciute, inserendovi
curiose esperienze professionali e personali che rendono viva la lettura, non man-
cando di porre in evidenza, senza spaventare, le insidie presenti nell’aria della vita
moderna.
Il punto nodale del saggio è posto nelle conclusioni in cui, sapientemente,
riconduce l’esperienza personale sanitaria vissuta in prima linea durante l’emergen-
za pandemica su tre semplici capisaldi: empatia, che ha contraddistinto la nostra
società nei mesi più bui, laddove la solidarietà umana ha coinvolto tutte le fasce dei
cittadini; conoscenza, che assume da sempre grande rilevanza per contrastare le
malattie, attraverso l’adozione del duro metodo scientifico progressivo, fatto anche
di errori e comunicazione, per partecipare al pubblico, condividendone, lo stato
dell’arte delle patologie attraverso una esposizione verbale pacata, comprensiva e
semplice, trasmettendo sicurezza.
In conclusione, la fatica editoriale del Professore Richeldi, forte di una plurima
esperienza medica e di ricerca anche in più Paesi esteri (è presidente del corso di
laurea in Medicina e chirurgia in lingua inglese) ha raggiunto pienamente l’obiettivo
di far conoscere, da dentro quale protagonista, l’immane sforzo profuso nella
drammatica epidemia, onorando il precetto della Costituzione in tema di tutela
della salute collettiva e individuale, lavorando in un clima difficile ma di altissima
solennità e singolare sobrietà professionale.
Gen. B. aus. rich.
Francesco Bonfiglio
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