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INSERTO



                  Anche la scienza e l’avanzamento scientifico-tecnologico hanno un ruolo
             fondamentale nella lotta contro la violenza sulle persone fragili; la biologia e la
             genetica forense, come si è voluto illustrare in questo lavoro, hanno rivoluzio-
             nato infatti le indagini e il perseguimento di crimini violenti come il maltratta-
             mento e la violenza sessuale, notoriamente difficili da indagare e perseguire,
             mediante lo studio di tecniche analitiche sempre più affascinanti e dei polimor-
             fismi del DNA. La prova del DNA può, infatti, rappresentare uno strumento
             molto potente di indagine soprattutto nelle aggressioni sessuali, che sono gli
             unici crimini in cui la prova biologica del reo viene frequentemente rinvenuta

             sul corpo della vittima. È evidente che il successo di una indagine e sempre affi-
             dato alla effettiva compenetrazione dell’indagine investigativa tradizionale, irri-
             nunciabile, e dell’indagine scientifica, sapientemente combinate.
                  L’istituzione e l’attivazione, a partire dal 2016, della Banca dati nazionale
             del DNA , importante strumento tecnologico che consente l’archiviazione di
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             profili genetici di condannati in via definitiva o di chi è sottoposto a misure cau-
             telari per reati dolosi gravi e di tracce biologiche acquisite sulla scena del crimi-
             ne, rappresenta un ulteriore fondamentale strumento nell’azione di contrasto
             alla violenza, consentendo la potenziale attribuzione di una identità a un profilo
             genetico ignoto correlato al crimine.





























             (90)  Istituita e regolamentata ai sensi della Legge 30 giugno 2009, n. 85 e del DPR 7 aprile 2016, n. 87.

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